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Venerdì, 29 Marzo 2024
Vaccini / Pistoia

Lite in famiglia per i vaccini: giudice dà ragione alla mamma "pro vax"

Il Tribunale di Pistoia ha autorizzato una madre a sottoporre i suoi due figli, di 12 e 7 anni, a tutte le vaccinazioni raccomandate da Asl e pediatra. Secondo la stampa locale, il coniuge si era opposto al vaccino contro l'Hpv e ai richiami obbligatori

 Il tema dei vaccini divide anche le famiglie. Secondo la stampa locale, il Tribunale di Pistoia ha autorizzato una madre a sottoporre i suoi due figli, di 12 e 7 anni, a tutte le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate da Asl e pediatra, e ai relativi richiami, anche senza il consenso del padre che invece era contrario.

Il giudice era stato chiamato a decidere su ricorso della donna che, dopo mesi di litigi con il compagno, chiedeva l'autorizzazione a vaccinare i figli. Con sentenza del 9 aprile, il Tribunale ha deciso che i bambini vanno vaccinati pur senza il consenso del padre. Durante l'udienza l’uomo ha dichiarato di essere consenziente ai richiami dei vaccini obbligatori, ritenendoli però inutili qualora il figlio fosse ancora coperto e si è opposto alla vaccinazione, facoltativa, contro il Papillomavirus.

Il papà si oppone ai vaccini, giudice dà ragione alla madre "pro vax"

Per quanto riguarda la contrarietà del padre a far vaccinare il figlio maggiore contro l'Hpv, il giudice nella sentenza ha osservato che "appare evidente che il padre abbia una scarsa concezione del valore solidaristico dell'art.32 della Costituzione: ossia della concreta salute di tutta la collettività. Soprattutto trattandosi di virus che possono contagiare estranei alla famiglia".

Secondo il Tribunale dunque "la tutela della salute come diritto costituzionale" non riguarda "solo l'individuo, ma tutta la collettività del Paese" e la responsabilità genitoriale verso i figli minori è "un elemento indiscutibile che implica, tra le molteplici necessità della prole, l'obbligo dei genitori di garantire ai figli il più ampio diritto alla salute". 

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