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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cani Green Hill: ecco quello che avete probabilmente sentito dire (e che non è vero)

Si è detto di tutto sull'allevamento di cani destinati alla ricerca biomedica. Ma molti scoop sono totalmente falsi

Di Green Hill, azienda dove vengono allevati cani destinata alla ricerca scientifica, si è parlato molto. Ed è appena arrivata una sentenza che farà sicuramente discutere, visti i presupposti poco chiari. Su cosa sia avvenuto all'interno dell'allevamento si è detto davvero di tutto e molte sono notizie semplicemente false. Talmente false che questi scoop eclatanti non sono mai arrivati al processo che vedeva coinvolta l'azienda.

Pro-Test Italia, associazione che si batte per una corretta informazione sulla ricerca biomedica, ha raccolto e descritto con attenzione le accuse più fantasiose (e assolutamente false), che noi riportiamo schematicamente:

- Ai cani tagliano le corde vocali: il "debarking" è pratica vietata in Italia (mentre si pratica negli USA anche per cani domestici).

- Cani uccisi perché "inutili" per i test cosmetici: falso, anche perché la sperimentazione sui cosmetici è ormai vietata da anni.

- I cani affidati muoiono meno di quelli che rimangono nell'allevamento: questi dati non considerano che nell'allevamento nascono molti nuovi cuccioli (cosa che non avviene per quelli in affido), dunque il numero di morti non può essere calcolato in termini assoluti. Se si fa un confronto corretto, infatti, si scopre che la mortalità dei cani in affido è quattro volte più alta.

- cicatrici sull'addome dei cani: questa è una notizia vera, ma non c'entra nulla con improbabili sperimentazioni. Si tratta, invece, di una sterilizzazione effettuata prima della donazione ad associazioni animaliste.

- fattrici in calore ogni 15 giorni: non c'è alcuna prova di questo fenomeno (il periodo reale è di circa 8 mesi), anche perché a livello biologico è semplicemente impossibile.

- cento carcasse di cani nel congelatore: nessun film horror. Ogni animale morto (in questo caso tutte morti naturali) va congelato in attesa dello smaltimento, per sicurezza sanitaria.

- morti sospette non registrate: nonostante il clamore, il riferimento è alle morti di cuccioli che hanno meno di 60 giorni. Solo a quest'età, infatti, diventa obbligatorio registrare gli animali.

- gambe spezzate ai cani: si tratta in realtà di interventi chirurgici sotto analgesici durante la risaldatura dell'osso. Interventi simili vengono fatti anche sugli esseri umani, come alcune persone affette da un particolare tipo di nanismo.

- cani con budella di fuori: sembrano vere torture, in realtà sono semplici autopsie (esami necroscopici).

- cani feriti nelle celle: nonostante lo scandalo che destò l'articolo, niente è arrivato al processo.

Queste sono solo le dieci bufale più significative sui famosi cani dell'allevamento Green Hill, ma guardando in rete è facile trovarne tante altre. Fate attenzione a chi credere, quindi, prima di affidarvi alle loro notizie.

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