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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scienze

Clima impazzito, scienziati in allarme: la Terra si scalda più velocemente del previsto

Gli oceani si stanno scaldando con una velocità del 13% superiore a quanto finora era stato valutato e questo riscaldamento sta procedendo in modo accelerato. E sul Po sembra agosto, è allarme siccità e incendi

Brutte notizie per la Terra, il riscaldamento globale sta procedendo a velocità maggiore di quanto preventivato e addirittura le acque degli oceani si stanno riscaldando ad una velocità che è di circa il 13% superiore a quanto finora era stato valutato in altre ricerche. Inoltre, se prima del 1990 il riscaldamento degli oceani non oltrepassava i 700 metri di profondità, dal 1990 è stato rilevato come il riscaldamento degli oceani è penetrato a profondità sempre maggiori.

Una nuova ricerca condotta al Centro Nazionale per le Ricerche Atmosferiche NCAR di Boulder nel Colorado, ha quantificato in modo inequivocabile quanto la Terra si è riscaldata nel corso degli ultimi 56 anni (dal 1960 al 2015).

Il principale risultato di questo lavoro di ricostruzione dell’evoluzione delle temperature oceaniche ha mostrato che la velocità di riscaldamento dopo il 1992 è quasi due volte più alta della velocità di riscaldamento negli anni successivi al 1960.

Sul Po sembra agosto, è allarme siccità e incendi: sparita metà della sua acqua

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Le attività umane utilizzano combustibili fossili per molti scopi benefici, ma hanno un effetto collaterale indesiderato: l'aggiunta di anidride carbonica nell'atmosfera a ritmi sempre crescenti intrappola il calore nel sistema planetario terrestre. A causa della grande capacità termica degli oceani (circa 4000 volte superiore a quella dell'atmosfera a parità di volume) più del 90% del calore intrappolato è stato immagazzinato dagli oceani. Ma, misurare la temperatura degli oceani non è semplice.

A partire dal 2005 sono stati distribuiti nei vari oceani oltre 3500 dispositivi galleggianti capaci di misurare le temperature delle acque marine dalla superficie oceanica fino a 2 mila metri di profondità. I dati rilevati sono trasmessi ai satelliti e poi raccolti ed elaborati. Questo sistema mondiale funziona abbastanza bene e la mappatura termica degli oceani dopo il 2005 è accurata e molto soddisfacente.

Tuttavia, per il passato, quando le misure in superficie e batimetriche si facevano con le navi oceanografiche e attraverso alcune navi commerciali lungo le rotte del traffico marittimo, le misure globali non possono ritenersi adeguate, né affidabili e neanche complete anche perché mancano di omogeneità e spesso anche di continuità.

Ora, in questa nuova ricerca al NCAR si è fatto un lavoro di post-processamento dei dati del passato attraverso analisi modellistiche globali, al fine di arrivare ad una ricostruzione omogenea e coerente della evoluzione dell'assorbimento di calore compatibile con i dati di temperatura rilevati.

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