La festa di Halloween "oscura" le nostre tradizioni?

Spesso si dice che Halloween, importata dal capodanno celtico "Samhain", si sia sovrapposta alla celebrazione della giornata di Ognissanti del primo Novembre. Potrebbe però stupirvi sapere che è proprio per Halloween che Ognissanti ricade quel giorno.

Come spiega Italia Unita Per La Storia, infatti, per i celti il primo Novembre rappresentava la fine della pastorizia e l'inizio dei mesi freddi, della "morte" della natura, al punto che pensavano che quel giorno i morti tornassero nel mondo dei vivi con lanterne e dolcetti. Oggi questa tradizione è  nota con l'intaglio di zucche, tipiche dell'America, oltre ai travestimenti e il classico "dolcetto o scherzetto".

Cos'avvenne in mezzo? La chiesa cercò spesso di "integrare" culti e usanze pagane, in modo da rendere più comprensibile il messaggio evangelico alle masse, in genere analfabete. In Irlanda, però, Ognissanti era festeggiata dal VII Secolo e cadeva in Primavera, ma si decise di far coincidere la data, in modo da poter continuare a celebrare i morti.

Questa operazione si diffuse ben presto in Europa, tanto che più tardi Papa Gregorio III decise di spostare la celebrazione dei santi dal 13 Maggio, data ancora in vigore per il cristianesimo ortodosso, al Primo Novembre. Fu però nel 998 che, per ordine di Odilone di Cluny, abate di un'abbazia benedettina francese, le celebrazioni dei morti vennero spostate a partire dal vespro del Primo Novembre, per evitare sovrapposizioni con quelle già diffuse in tutta Europa. 

E Halloween di oggi? Deriva da uno spostamento della festa negli Stati Uniti dai migranti irlandesi, poi trasformatasi in quella "horror" solo nel XX Secolo.

Una storia, dunque, molto particolare e che rivela come Halloween non sia una festa nuova, ma che anzi abbia influenzato secoli fa la scelta del giorno per festeggiare Ognissanti.