Miele e cera d'api veniva usate già nel Neolitico. Ecco la nuova scoperta

Gli esseri umani iniziarono a usare i prodotti delle api molto prima di quanto si pensasse.

Questo il risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Università di Bristol e pubblicato su Nature. Come descritto su LeScienze.it, da pitture egizie di circa 4400 anni era noto che già a quel tempo si praticasse la raccolta del miele selvatico. Non si sapeva però se gli egizi fossero i primi utilizzatori.

Per questo motivo un gruppo di scienzati ha analizzato i dati raccolti negli ultimi vent'anni in circa 150 siti archeologici: dall'Europa al Mediooriente, fino al NordAfrica. Un totale di circa 6400 reperti di vasellame dell'epoca Neolitica, che è stato analizzato per identificare i composti chimici rimasti intrappolati nell'argilla. Si è così scoperto che alcuni di questi contenevano tracce di cera d'api, segno che gli esseri umani avevano già "imparato" a utilizzare i prodotti delle api. Ad esempio? Il miele, ovviamente, che all'epoca era una delle pochissime sostanze dolcificanti, sostituito in parte dallo "zucchero" solo millenni più tardi. Inoltre, con tutta probabilità, la cera veniva usata come cosmetico, farmaco, o addirittura per rituali religiosi e non.

Dunque l'utilizzo del miele e della cera d'api risalirebbe a circa 8500 anni fa, o addirittura prima, come dimostrano alcune incisioni, che retrodatare questa pratica addirittura alla preistoria.

Non solo. Dai dati è emerso anche che la distribuzione geografica dei resti archeologici con residui di cera ha come limite il 57° parallelo, all'altezza della Scandinavia. Secondo gli autori questa sarebbe la dimostrazione che a quella latitudine vi era probabilmente il limite "ecologico" per la sopravvivenza delle api.

Questa scoperta fa luce sull'orgine dell'utilizzo dei prodotti delle api e potrà servire per capire come si è evoluto il rapporto tra uomo e api, com'è avvenuta la loro "domesticazione" e la conseguente nascita del'apicoltura.

@FedeBaglioni88