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Giovedì, 18 Aprile 2024
Animali

"Morso da un serpente e salvato da WhatsApp"

La notizia della signora morsa da un serpente e salvata grazie ai social ha fatto il giro del web. Ma occorre una riflessione

"Morsa da un serpente, si salva grazie alla Forestale e a Whatsapp. È l’incredibile storia che ha come protagonista Anna M., 79enne di San Giorgio a Cremano". Così recitano diversi articoli, secondo cui un'anziana donna sarebbe stata morsa da un serpente. La corsa in ospedale, il rischio di shock anafilattico e poi l'immagine su WhatsApp che la salva: era un innocuo biacco e non una vipera, quest'ultima velenosa.

Il testo finisce con l'allarme che il fenomeno sta aumentando, dunque c'è più probabilità di essere avvelenati dai serpenti? No, se si legge bene si parla solamente dell'aumento delle segnalazioni.

La notizia, infatti, è che si è trattato di un falso allarme, più che un salvataggio. Questo è dovuto al fatto che si considera il serpente come velenoso e pericoloso a prescindere e non viene quasi mai spiegato come riconoscere un serpente che può essere davvero pericoloso.

Ecco qui una semplice immagine per dare idea della differenza tra il morso di un serpente innocuo e uno velenoso.

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La vera notizia, a volerla dire tutta, è che è importante fare una corretta informazione per evitare inutili allarmismi e questo, come ben fa capire il gruppo facebook "Giornalismo Ascientifico" è anche una responsabilità di chi scrive gli articoli, creando casi mediatici.

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