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Giovedì, 25 Aprile 2024
SALUTE

Morta Jessica, la modella che curava il cancro con frullati e clisteri di caffè

Finisce la favola di Jessica Ainscough, modella che era diventata promotrice del metodo Gerson, pseudoterapia senza alcun valore scientifico

È morta Jessica Aniscough, modella che a 22 anni scoprì di avere un raro tumore (sarcoma) al braccio sinistro. Dopo un ciclo di chemioterapia andato bene, il tumore ritornò e i medici le avevano comunicato che l'unica strategia era amputare il braccio: una scelta dolorosa, ma che le avrebbe probabilmente salvato la vita (circa il 72% la probabilità di successo).

Per Jess fu troppo e così iniziò a cercare possibili alternative, trovando "fortuna" nel metodo Gerson, una pseudoterapia senza alcuna base scientifica che prevede rimedi naturali contro il cancro: frullati di frutta e verdura e 5 clisteri di caffè al giorno. Una terapia che non solo non ha ancuna validità, ma è anche molto costosa (e purtroppo anche molto diffusa). Jess diventò così portavoce del metodo, andando a parlare al pubblico dei benefici di questa cura naturale. La chiamavano The Wellness Warrior.

Anche la madre, affetta da tumore al seno, sostenne la sua "campagna" e si curò col metodo Gerson. Dopo pochi anni la madre morì e iniziarono a trapelare notizie sul fatto che Jess non stesse affatto bene. I segni del tumore sul suo corpo, infatti, erano evidenti, come la terribile deformazione del suo braccio sinistro. Jess fino in fondo credeva che quei frullati avrebbero purificato il suo organismo.

E invece la favola è finita, come era purtroppo previsto da chi aveva da tempo giudicato quella terapia inutile, costosa e pericolosa. Una storia tragica che deve però far riflettere: la medicina alternativa che funziona si chiama semplicemente medicina. E purtroppo il metodo "naturale" Gerson non è una di queste.

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