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Sabato, 20 Aprile 2024

Scienza e tecnologia sulla scena del crimine

E’ grazie a scienza, tecnologia e alle sempre più evolute procedure di indagine che per i responsabili dei delitti è sempre più difficile rimanere impuniti. Oggi l’indagine scientifica ha assunto un ruolo fondamentale. Basti pensare che in uno degli ultimi casi di cronaca è bastato un singolo capello ritrovato sul luogo di un grave delitto di sangue per trovare e catturare gli autori.

Ecco perché il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano e l’Arma dei carabinieri, che ha tra i fiori all’occhiello un settore specializzato in investigazioni scientifiche, da cui dipendono i famosi “Ris di Parma”, hanno deciso di avviare un progetto di collaborazione. Obiettivo: organizzare eventi, convegni ed attività espositive su come la scienza e le tecnologia vengono utilizzati e si evolvono sulla scena del crimine.

Durante le cerimonia per la firma del protocollo d’intesa, i carabinieri hanno donato al Museo una valigetta criminalistica completa di kit per rilievi scientifici, come simbolo di cooperazione tra le istituzioni.

Al suo interno è possibile trovare le polveri e i pennelli utilizzati per esaltare le impronte digitali, i sistemi per l’evidenziazione e il prelevamento di tracce biologiche sulla scena del crimine oppure l’occorrente per i rilievi metrico fotografici.

Dell’importanza della scienza e della tecnologia sulla scena del crimine ne parla il Comandante generale dei Carabinieri, tullio Del Sette:

“Oggi i responsabili della quasi totalità dei reati più gravi, non solo gli omicidi, vengono individuati attraverso l’indagine scientifica. E’ un dato di fatto. E sono prove inconfutabili quando acquisite quando il metodo scientifico”

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