rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Sicurezza alimentare

"I semi di albicocca comportano rischi di avvelenamento da cianuro"

Consumare meno di mezzo seme grande per volta può far superare i limiti di sicurezza, scrive l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Molto spesso questi semi vengono venduti tramite Internet come "alimento antitumorale"

"Consumare più di tre semi piccoli di albicocca crudi, oppure meno di mezzo seme grande per volta può far superare i limiti di sicurezza". Lo scrive l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa). Il pericolo, ovviamente, vale a maggior ragione per i bambini: in questo caso basta anche solo un piccolo seme di albicocca per superare i limiti di sicurezza.

Il rischio, scrive l'Efsa, è quello di un avvelenamento da cianuro. Nei semi di albicocca è infatti presente un composto di origine naturale, chiamato “amigdalina”, che si trasforma in cianuro una volta ingerito.

L'intossicazione può causare nausea, febbre, mal di testa, insonnia, sete, letargia e altri sintoni. Nei casi più estremi può portare anche alla morte. 

VENDUTI COME ALIMENTO ANTI TUMORALE - L'allarme è scattato in quanto, secondo l'Efsa, la maggior parte dei semi di albicocca crudi in commercio nell'UE sono "importati da Paesi extraeuropei e venduti ai consumatori tramite Internet. I venditori li promuovono come alimento antitumorale e alcuni caldeggiano l'assunzione di 10 o 60 semi al giorno rispettivamente per la popolazione in genere e per i malati di cancro".

LE ALBICOCCHE SONO SICURE -  Ciò ovviamente non vale per le albicocche come alimento, il cui consumo è considerato sicuro al 100% in quanto il seme non entra in contatto con la polpa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"I semi di albicocca comportano rischi di avvelenamento da cianuro"

Today è in caricamento