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Giovedì, 18 Aprile 2024
Scienze

Arriva la Superluna più grande dell'anno: come vederla (anche da casa)

Quella che potremo ammirare nella notte tra il 7 e l'8 aprile sarà la più grande del 2020: ecco cos'è e come vederla, anche in diretta streaming 

Torna lo spettacolo “spaziale” della Superluna: quella che potremo ammirare nella notte tra il 7 e l'8 aprile, la terza dell'anno, sarà la più grande del 2020. Il nostro satellite, infatti, raggiungerà quel giorno la fase di Luna Piena in prossimità del proprio perigeo (ovvero la minima distanza dalla Terra, che toccherà alle 20:10 del 7 aprile, a 356908 km da noi, contro una distanza media di poco più di 384.000 km), dunque sarà un po’ più vicina, più luminosa e un po’ più grande del solito. Questa “sovrapposizione” tra Luna piena e passaggio al perigeo viene ormai popolarmente indicata come “Superluna”. Il termine, in sé, non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma senza dubbio l’appellativo di “Superluna” ha un fascino tutto suo. Stavolta, però, essa sarà ancora più “super”: mai, per tutto il 2020, avremo una Luna piena più vicina, più grande e più luminosa di così.

Cos'è la Superluna

Viene considerata “Superluna” sia la Luna Piena che la Luna Nuova, a patto che essa si verifichi in prossimità del perigeo lunare, ossia con il nostro satellite alla minima distanza dalla Terra. La Luna, infatti, descrive attorno al nostro pianeta un’orbita marcatamente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma varia tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo). Naturalmente, la Luna Nuova non è visibile nel cielo, pertanto l’unica “Superluna” osservabile è quella piena (a meno che non si verifichi un’eclissi di Sole in corrispondenza della “Superluna” nuova, come accadde nel marzo del 2016). Nel 2020 le Superlune sono sette, quattro piene e tre nuove..

“La prossima “Superluna” apparirà poco più del 7% più grande e il 15% più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto”, afferma Gianluca Masi, astrofisico, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project. “Infatti”, prosegue Masi, “si tratta di variazioni non proprio eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all’evento, preziosa occasione per ammirale il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato”.

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Lo spettacolo della Luna Piena, ancor più quello della “Superluna”, è massimo al suo sorgere, ovvero al calar del Sole, o al tramonto del nostro satellite, ossia all’alba (la Luna Piena brilla in cielo dalla parte opposta rispetto alla nostra stella, sicché essa sorge al tramonto del Sole e tramonta all’alba). “Durante il crepuscolo”, dice l’astrofisico Gianluca Masi, “la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull’orizzonte”. “Di notte”, prosegue Masi, “la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama”. “Al suo sorgere, la Luna”, aggiunge l’astrofisico Gianluca Masi, “si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone, tratti dall’ambiente”.

Superluna 7 aprile: come vederla (anche da casa)

Il Virtual Telescope, grazie ai suoi strumenti mobili, riprenderà la “Superluna” del 7-8 aprile mentre sorge sull’orizzonte di Roma, condividendo in diretta la visione, come sempre, con i curiosi di tutto il mondo. Il commento all’evento sarà dell’astrofisico Gianluca Masi. Questa proposta consente di partecipare ad uno spettacolo naturale straordinario, nel rispetto delle disposizioni emanate per contenere la diffusione del virus Covid-19: un affaccio al cielo e ai suoi spazi sconfinati, in un periodo in cui viviamo circoscritti nei metri quadri delle nostre case. La diretta è fissata per il 7 aprile 2020, a partire dalle ore 19.00. La partecipazione è gratuita e sarà sufficiente accedere, il 7 aprile dalle ore 19:00, al sito di Virtual Telescope.

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