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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Stamina

Vannoni e il patteggiamento: la fine del sogno Stamina

Il guru della staminali indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa chiede il patteggiamento. La Procura: "Sì, ma solo se stop al metodo anche all'estero". Lorenzin: "Dichiarazione di colpevolezza"

TORINO - Bandire e interrompere il metodo Stamina anche all'estero. E' questa la condizione posta dalla Procura torinese per accettare la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali di Davide Vannoni, il guru delle staminali indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Non è quindi bastato rinunciare al ricorso al Tar del Lazio contro il ministero della Salute e cessare in Italia le attività di Stamina Foundation: per ottenere il patteggiamento della pena a un anno e dieci mesi, Davide Vannoni dovrà rinunciare a perpetrare la propria attività anche fuori dall'Italia. 

LE CONDIZIONI - Una condizione imprescindibile, resa nota da fonti vicine alla stessa procura di Torino, poichè varcando il confine si violerebbe il codice penale, inficiando quindi la condizionale suddetta. L'articolo 9, comma 1, del codice penale dispone, infatti, che un cittadino italiano non possa commettere all'estero un reato previsto dal nostro codice penale, pena l'immediata revoca della sospensione condizionale della pena e degli altri benefici della legge. Nel caso il medoto Stamina venisse esportato, Vannoni verrebbe immediatamente arrestato per scontare la pena e processato per stabilirne l'eventuale aumento. La condizione posta dalla Procura vale anche nei confronti di tutte le altre richieste di patteggiamento avanzate durante l'udienza della scorsa settimana: su 13 indagati, sono 6 le persone che hanno richiesto di patteggiare la pena.

LA DECISIONE - Dopo il parere del pm Raffaele Guariniello, sarà il giudice dell'udienza preliminare Potito Giorgio a decidere se accettare o meno la richiesta di patteggiamento.

Manifestazione pro Stamina a Roma | © TMNEWS INFOPHOTO

"E' COLPEVOLE" - La richiesta di patteggiamento di Davide Vannoni "è una ammissione di colpevolezza di fronte a tutta Italia e alla comunità internazionale. La conferma della gravità delle accuse che gli sono state contestat". Per il ministro Beatrice Lorenzin, intervistata da La Stampa, "i giudici prenderanno le loro decisioni in autonomia come è giusto che sia. È stata un'inchiesta lunga e coraggiosa. Resta il fatto che se verrà accolta la richiesta di patteggiamento, Vannoni non farà nemmeno un giorno ai domiciliari. Il risarcimento morale nei confronti delle decine di migliaia di persone che sono state illuse per anni così non c'è. E nemmeno il deterrente per i tanti che pensano di poter lucrare con nuove Stamina". 

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