Il programma 'Virus' e la polemica sui vaccini: scoppia il caso

La scorsa settimana, il conduttore Nicola Porro ha annunciato che Virus, in onda su Rai2, verrà chiuso a giugno. Qualche giorno prima, il programma ha fatto parlare di sé, anche per un altro motivo: le aspre polemiche sorte dopo la puntata del 12 maggio 2016 sui vaccini. Durante la trasmissione è stato chiamato in causa il Dj conduttore Red Ronnie, che ha lanciato fortissime accuse contro i vaccini, bollando come "demenziale" l'idea di rendere i vaccini obbligatori. Il problema è che buona parte delle informazioni date dal conduttore erano assolutamente false, come i 1.500 morti all'anno a causa dei vaccini o come il fatto che la poliomielite, grave malattia ormai quasi completamente scomparsa, sia stata debellata prima dell'introduzione dei vaccini.

Durante la puntata, va detto, è stata data anche voce al virologo Roberto Burioni che ha spiegato, dati alla mano, come molte delle frasi allarmiste sui vaccini siano prive di fondamento; la relazione tra vaccini e autismo per esempio: nei paesi dove il vaccino è stato tolto, infatti, i casi di autismo non sono calati.

Il mondo scientifico ha esposto grande preoccupazione per questo modo di fare informazione su un argomento così delicato: il risultato è un'estrema confusione che rischia di allarmare inutilmente il cittadino.

La polemica però non è finita, perché il 19 maggio Virus ha fatto una puntata "riparatrice" sui vaccini, dove il virologo Burioni è stato richiamato per esporre i fatti più importanti. Anche in questo caso, però, è stata data voce all'avvocato Roberto Mastalia, che ancora una volta ha parlato del legame tra vaccini e autismo, portando il caso della figlia autistica e accusando Burioni di conflitto di interessi.

Il programma Virus ha finito così per dare voce, per due volte di seguito, a persone inesperte che hanno raccontato falsità, non dando il giusto peso ai fatti scientifici, con rischi per la salute pubblica.