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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola Foggia

Francesco, alunno disabile senza pasto. La scuola si difende: "Fatto tutto il possibile"

Il caso del ragazzino disabile a cui la scuola non potrà garantire un "operatore" che lo aiuti a mangiare. Mamma indignata pronta alla denuncia. Istituto Santa Chiara: fatto tutto il possibile

Francesco Di Bari ha 11 anni e frequenta la quinta elementare all'istituto comprensivo Santa Chiara-Pascoli-Altamura, nella succursale di via Petrucci, a Foggia. E' un ragazzino disabile e da domani, lunedì 15 ottobre, giorno in cui alla scuola Santa Chiara-Pascoli-Altamura inizierà il servizio mensa, resterà senza pasto a causa dell'assenza di personale che possa aiutarlo a mangiare.

Come racconta FoggiaToday, Francesco ha una paralisi infantile. Non può essere autonomo come lo sono i compagni di banco. Ha bisogno di aiuto, anche per mangiare. La madre, Loredana De Cata, è pronta a denunciare la scuola, "dopo essere stata palleggiata tra istituto, Comune di Foggia e Asl". Ed oggi arriva la replica della scuola, "un contributo chiarificatore - scrive la dirigente Mariolina Goduto -, nella speranza che le istanze poste dalla famiglia possano trovare una soluzione positiva". 

"Innanzitutto va precisato - esordisce la nota - che l’alunno frequenta la nostra scuola già da otto anni e che in questo lungo periodo l’istituzione scolastica che rappresento si è posta, per le attività di ricerca, di formazione e di sperimentazione messe in atto, come modello di inclusione, di accoglienza e di cura educativa. In concreto, nella classe dell'alunno sono in servizio alcuni insegnanti curricolari e ben due docenti di sostegno, proprio per coprire l’intero arco di funzionamento del plesso, che osserva un orario a tempo pieno. Inoltre, il team messo a disposizione è arricchito dal supporto di due collaboratori scolastici che, volontariamente e senza alcun compenso aggiuntivo, hanno offerto e offrono la loro preziosa disponibilità, provvedendo alla cura personale e all'igiene dell'alunno, nonostante questo non sia affatto previsto fra i compiti stabiliti dalle norme contrattuali del Comparto Scuola".

Alunno disabile seduto in faccia al muro, la scuola si giustifica: “Un esperimento” 

E’ stata, inoltre, richiesta all’Amministrazione comunale, Assessorato Politiche Sociali, l’assegnazione di un educatore, che presta servizio sin dall’inizio dell’anno scolastico. L’educatore fornisce assistenza specialistica funzionale ai processi di apprendimento e alla socializzazione degli alunni con disabilità ed interviene per potenziare le capacità degli studenti in ambiti quali l’autonomia e la gestione degli aspetti cognitivi e relazionali, ma non può essere utilizzato per le operazioni connesse alla somministrazione del pasto. In questo quadro va citata anche la posizione incomprensibile dell'A.S.L. che, interpellata periodicamente in merito alla questione dell'alunno, non ha reso disponibile la figura dell’assistente, nell’anno scolastico in corso e negli anni pregressi.

"Va precisato che la scuola, in coerenza con la politica di inclusione che ha sempre praticato, ha lavorato per trovare al suo interno soluzioni immediate che permettessero di superare le oggettive difficoltà degli iter burocratici. La scrivente e la docente referente per l’integrazione scolastica hanno costantemente garantito piena disponibilità all’ascolto, cercando di dare effettivo sostegno alle famiglie e impegnando tempo e risorse per cercare soluzioni adeguate, anche al di là di quelle rituali e convenzionali. A tale proposito, prima dell’inizio dello scorso anno scolastico, l’istituzione scolastica si è attivata per accreditarsi come ente di accoglienza dei volontari/tirocinanti ReD (Reddito di Dignità), su sollecitazione dell’Assessorato Politiche Sociali, ed ha presentato uno specifico progetto, approvato e sostenuto dalla Regione. Per effetto di tale impegno, per l’intero anno scolastico, è stato possibile usufruire del contributo di un OSS (Operatore Socio-Sanitario), al quale è stata delegata la cura dell’alunno nella fase del pranzo".
 

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