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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'Italia è peggio anche della Grecia per chi è in cerca di lavoro appena finiti gli studi

Dal 2004 il lavoro è diventato un problema sopratutto tra i 25 e i 34 anni

In attesa degli sgravi per le assunzioni di persone fino a 29 anni di età, l’Italia fa registrare un lieve incremento della percentuale di giovani che lavorano, ma il dato resta di quasi 20 punti inferiore alla media europea.

Per under 29 occupati, l’Italia nel 2016 era meglio solo della Grecia tra i Paesi della Ue. Secondo i dati Eurostat in Italia era infatti occupato il 29,7% delle persone tra i 15 e i 29 anni, che pure essendo una quota di oltre un punto superiore rispetto al 28,6% del 2015 restava sensibile inferiore alla media del 48,2% della Ue a 28, nella quale spiccava la Germania con una percentuale di occupati tra i giovani pari al 58,2%.

Tra i 25 e i 29 anni lavora solo il 53,7% degli italiani contro il 73,2% della media europea. Sebbene il dato sia in crescita rispetto al 52,2% del 2015, in questa fascia di età l'Italia fa peggio anche della Grecia. Osservando le fasce d’età, quella tra 15 e 24 anni ha visto un forte calo degli occupati (oggi circa mezzo milione in meno rispetto a prima del 2007) e un’impennata della disoccupazione (dal 25 al 35% circa), ma quella tra i 25 e i 34 anni appare in condizioni ancor più critiche, perché riguarda persone che hanno ormai terminato gli studi.

Dal 2004 il lavoro è diventato un problema sopratutto tra i 25 e i 34 anni: nel 2004 gli occupati erano 6 milioni, cioè il 70% di quanti rientravano in questa classe di età, e i disoccupati erano meno di 700mila per un tasso di disoccupazione del 10%; oggi in questa fascia d’età gli occupati sono 4 milioni, cioè 2 milioni in meno rispetto al 2004, il tasso di occupazione è sceso di 10 punti e quello di disoccupazione è salito al 17,4%.

Gli over 50 con un lavoro sono quasi raddoppiati dal 2004 a oggi, passando da 4,8 a 8,1 milioni, cioè 3,3 milioni in più. Il tasso di occupazione degli over 50 è salito dal 22% al 31% anche se quello di disoccupazione è passato dal 4% al 5,9%.

Asso di denari: il blog di Carlo Sala

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