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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola Italia

Scuola, accordo Stato-Regioni sul rientro il 14 settembre con un metro di distanza tra gli alunni

Accordo tra Stato e Regioni sulle linee guida per il rientro a scuola dopo il lockdown. Orari di ingresso scaglionati, lezioni in musei, bibloteche, parchi e teatri. Annunciato un aumento di 80 euro per gli insegnanti

È arrivato il parere positivo di Regioni ed enti locali alle linee guida per il rientro a scuola a settembre. La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha definito l'accordo che si è trovato "un risultato importante". L'obiettivo è quello di riaprire gli istituti scolastici dal 1 settembre per i corsi di recupero per arrivare al 14 settembre per la riapertura vera e propria con l'inizio del nuovo anno scolastisco 2020-21.

Tra i punti principali annunciati oggi dal ministro Azzolina 50mila assunzioni e un aumento di stipendio (tra gli 80 e i 100 euro) per gli insegnanti. Quanto alle modalità necessarie per la ripresa della didattica sono previsti orari di ingresso scaglionati, ma anche l'utilizzo di ulteriori spazi per la didattica come musei, bibloteche, parchi e teatri. Niente doppi turni, nonostante sia evidente al ministero come per rispettare il distanziamento sociale occorra trovare ulteriore spazio per alloggiare il 15% degli alunni. Si pensa per questo al recupero di circa 3mila edifici dismessi

"Abbiamo un nuovo miliardo che stanziamo oggi per ripartire in piena sicurezza a settembre con una scuola piu' moderna, sicura e inclusiva" ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a palazzo Chigi. "All'interno del piano di rilancio con le risorse europee un importante capitolo sarà dedicato proprio agli interventi sulla scuola".

Ad Azzolina è arrivato il ringraziamento di Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni  e governatore dell'Emilia Romagna, per aver chiesto proprio quel miliardi aggiuntivo per settembre. "Le Regioni - ha aggiunto Bonaccini - hanno avuto un ruolo determinante, in modo che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali".

Le linee guida del piano scuola

La bozza con le linee guida del piano scuola era già uscita nei giorni scorsi, raccogliendo diverse critiche. In una nuova versione è stato inserito un esplicito riferimento al distanziamento fisico che richiama le raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico. "Il distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (cioè le bocche, ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione", si legge nella bozza.

La nuova bozza del Piano sul rientro a scuola, scrive l'agenzia di stampa Ansa, prevede l’istituzione di “Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente Locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze". Lo scopo "sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi".

Scuola, sì alle linee guida per il rientro a settembre: le reazioni di governo e Regioni

"L'intesa trovata oggi tra Governo, Regioni, Province e Comuni sulle linee guida relative alla riapertura delle scuole è un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali. È essenziale investire nuove ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole nella massima sicurezza. È un obiettivo fondamentale su cui tutto il Paese deve essere unito", è il commento del ministro della Salute Roberto Speranza. "Grande soddisfazione" è stata espressa anche dal ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.

“Le scuole riapriranno l'1 settembre per i corsi di recupero e il 14 c'è la riapertura vera e propria”, ha detto il sottosegretario all'Istruzione Peppe De Cristofaro, intervenuto a SkyTg24. “Il 20 settembre - ha aggiunto - spero davvero che si riesca a fare quello che in tanti stanno chiedendo, cioè cercare luoghi alternativi alle scuole per svolgere le elezioni. Diversamente sarebbe onestamente un cazzotto nell'occhio e una vera beffa. Spero si risolva positivamente”.

"Abbiano lavorato molto su questo testo, che ora è notevolmente migliorato, grazie proprio al contributo e al pragmatismo degli assessori all’istruzione delle Regioni che fino all’ultimo hanno avuto una interlocuzione costante con il ministero", ha detto poi ancora Stefano Bonaccini. "Quella di oggi rappresenta un’ulteriore risposta ai detrattori della concertazione istituzionale". Bonaccini ha aggiunto di aver ribadito al governo "tre questioni politiche fondamentali": "Prima di tutto, servono risorse adeguate per realizzare le soluzioni organizzative e didattiche previste dal Piano e per questo occorre incrementare il fondo previsto si almeno un miliardo di euro, su cui peraltro abbiano avuto precise rassicurazioni dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina". Poi "occorre un aumento netto di organico docente e Ata. Bisogna prevedere un adeguato incremento finalizzato a garantire il recupero dei tagli operati sui posti comuni dei docenti sull’organico 2020-2021, per riportarli ai livelli dell’anno scolastico in corso, preservando l’organico già autorizzato, nonché un aumento temporaneo dei contingenti, per realizzare un rafforzamento di organico per l’emergenza, che permetta di affrontare al meglio il delicato anno scolastico alle porte". Infine, "bisogna attivare urgentemente un tavolo di confronto Governo-Regioni, sulla questione dei trasporti, sia da un punto di vista economico che di organizzazione del servizio", ha concluso il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

"Il governo ha accettato tutte le richieste delle Regioni per chiudere l'accordo sul Piano Scuola. Il ministro Azzolina ha anche annunciato di aver ottenuto un altro miliardo di euro oltre quello già previsto dal cosiddetto decreto 'rilancio', dopo un vertice di stamattina con il presidente Conte e con il ministro Gualtieri", hanno fatto sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli.

"La Conferenza delle Regioni - ha spiegato Rizzoli - ha posto tre questioni pregiudiziali: la necessità di prevedere risorse adeguate per poter realizzare le soluzioni organizzative e didattiche previste dal Piano; la definizione dell'organico necessario per applicare le prescrizioni del documento ministeriale; il trasporto pubblico, che richiederà sia un'adeguata capacita' economica sia una grande attitudine organizzativa. Su quest'ultimo punto purtroppo, rispetto ai primi due si continuano ad avere dubbi". Per quanto riguarda il miliardo di euro, "auspichiamo che questo nuovo annuncio trovi formalizzazione gia' in sede di conversione del decreto in modo da dare subito garanzie al mondo della scuola e agli enti territoriali chiamati ad una forte corresponsabilità per il regolare avvio del nuovo anno scolastico", ha aggiunto Fontana.

"Oltre a risorse aggiuntive - concludono Fontana e Rizzoli - sarà necessario un cambio di passo soprattutto nella capacità esecutiva del Piano. Chi conosce il mondo della scuola, sa quanto siano importanti i prossimi due mesi per completare tutte le ordinarie operazioni per l'avvio dell'anno scolastico. A maggior ragione quest'anno, sarà importante sfruttare i prossimi giorni soprattutto a livello territoriale. Dopo tutto il tempo perso, la scuola non puo' sopportare altri ritardi".

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