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Giovedì, 25 Aprile 2024
Scuola

Scuola, il rientro in classe è più vicino: nessuna misurazione della temperatura all'ingresso

Azzolina: "Le famiglie responsabilizzate misureranno la temperatura ai propri figli e chiaramente se avranno 37,5 non potranno essere portati a scuola". Speranza: "Senza la riapertura delle scuole non potremo dire di essere davvero fuori dal lockdown". Ipotesi test sierologici dal 1 settembre

Obiettivo riapertura delle scuole in sicurezza a settembre sempre più vicino e realistico. "La scuola riprenderà il primo settembre per gli studenti che hanno recuperi da fare o devono potenziare gli apprendimenti, poi dal 14 settembre, data uguale per quasi tutte le regioni, si rientrerà tutti a scuola", lo ha detto il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina al tg di Tv2000, sottolineando: "Noi abbiamo lavorato seguendo il principio di prudenza, perchè il coronavirus esiste ancora".

In questo momento "sulla base dei documenti del comitato tecnico scientifico sappiamo che dobbiamo ancora mantenere il metro di distanza, da considerarsi come statico tra studente e studente, da bocca a bocca, mentre se facciamo riferimento alla distanza tra cattedra e banchi la distanza è di due metri". "La scuola a cui pensiamo quindi - ha proseguito Azzolina - è una scuola che possa riaprirsi in presenza e in sicurezza. Per questo stiamo lavorando con tutti gli attori interessati, in particolare con gli enti locali, all'interno dei tavoli regionali. Stiamo migliorando la scuola da tutti i punti vista, a partire dagli arredi, dai banchi che arriveranno, singoli, in diverse scuole".

 "Sarà il commissario Arcuri la cui nomina abbiamo voluto come ministero a gestire il bando di gara sia per i test sierologici che per i banchi. Questo ci permetterà di velocizzare le procedure. È già partito il bando per 2 milioni di test sierologici. questo permetterà di rientrare a scuola con maggiore sicurezza - sarà fatto al personale scolastico che vorrà farlo, ce lo hanno chiesto insieme ai sindacati - e darà anche una tranquillità psicologica, importante per famiglie e studenti". "A questo - ha proseguito la ministra dell'Istruzione - si aggiunge il bando di gara per i banchi e stiamo aspettando che il decreto semplificazione venga pubblicato in Gazzetta ufficiale e poi opereremo anche su questo bando". "A scuola c'è spazio per tutti, stiamo lavorando per adeguare gli spazi esistenti. Dove non bastasse, stiamo guardando anche a edifici dismessi, ma la scuola si può fare anche al di fuori, come in musei, teatri e cinema. E gli arredi ci aiuteranno tanto. I banchi singoli rispetto a quelli vecchi ed enormi ci permetteranno di riacquistare spazio".

Per quel che riguarda i test sierologici, si dovrebbe tenere oggi un altro incontro tecnico per stabilire tempi e modi per realizzare i test sierologici al personale scolastico e agli insegnanti, dopo il vertice di oggi in Protezione civile al quale hanno preso parte il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, le Regioni, il commissario Domenico Arcuri, e i ministri della Salute e dell'Istruzione, Roberto Speranza e Lucia Azzolina. Non si esclude che i test sierologici possano partire già dal 1 settembre, data in cui le scuole riapriranno per il personale.

Per la misurazione della temperatura, "il Comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute ci ha messo nero su bianco che la misurazione della temperatura viene fatta a casa. Questo nasce da un principio di responsabilizzazione. Le famiglie responsabilizzate misureranno la temperatura ai propri figli e chiaramente se avranno 37,5 non potranno essere portati a scuola". "Non vogliamo smembrare le classi - ha anche assicurato il ministro Azzolina a Tv2000 - noi ci teniamo all'unità della classe, è fondamentale. Diversa è la situazione nei casi in cui eventualmente abbiamo classi troppo numerose. Poi ci stiamo impegnando a portare igienizzanti in tutte le scuole, l'igiene diventa conditio sine qua non per la riapertura".

Poi la rassicurazione: "La didattica digitale complementare ci sarà solo per secondaria di secondo grado, laddove lo vorranno fare le scuole, perché l'hanno chiesta gli studenti, per i più grandi, 14-18 anni. Ma la didattica sarà in presenza, per il resto anche per loro ma avranno la possibilità anche di una didattica complementare più innovativa".

Scuola, Speranza: "Riapertura è una priorità"

"La riapertura in sicurezza delle scuole è la partita più importante. Senza non potremo dire di essere davvero fuori dal lockdown". Lo ha affermato il ministro della salute, Roberto Speranza, riferendo martedì al Senato sull'emergenza Coronavirus. "Far tornare a scuola i nostri figli e nipoti è una priorità". "L'apertura in sicurezza della scuola" è "la partita più importante, fondamentale per i nostri ragazzi, per il nostro futuro", ha sottolineato il ministro della salute Roberto Speranza.

Il ministro ha ricordato l'accordo del 26 giugno in Conferenza unificata con regioni province e comuni: "Abbiamo compiuto un importante passo in avanti condividendo le linee guida e gli obiettivi da perseguire". Quello della riapertura delle scuole, che "riguarderà circa 10 milioni di italiani, "è un appuntamento che va gestito con la massima cautela e prudenza anche alla luce delle difficoltà in cui si sono imbattute le nazioni che prima di noi, hanno deciso di riaprire le scuole". E - ha avvertito Speranza - "tutte le simulazioni fatte a fine aprile per decidere le modalità attraverso le quali procedere ad un graduale superamento del lockdown indicano nella scuola una delle attività a maggior rischio proprio per l'elevato numero delle persone coinvolte". "Per questo - ha proseguito - dobbiamo concentrare ogni attenzione sulle riaperture di settembre e dobbiamo tenere un livello alto di monitoraggio su quanto avverrà nei mesi successivi nelle scuole".

Innanzitutto - ha ricordato il ministro - "stiamo lavorando alla definizione di una strategia organica di prevenzione. Il personale scolastico sarà sottoposto ad indagine sierologica. Il commissario Arcuri ha già bandito la gara per i kit. Poi è allo studio un modello di test molecolari a campione per monitorare la popolazione scolastica durante il corso dell'anno". "La chiave del nostro lavoro - ha aggiunto Speranza - è ristabilire un contatto più stretto tra scuola e dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria territoriale. Negli anni dei tagli, con una decisione a mio avviso sbagliata, è stata archiviata la medicina scolastica che era stata normata nel 1961".

"Invece - ha assicurato - presidi, i professori, il personale scolastico non possono essere lasciati soli nella gestione di questo difficile passaggio. Per questo è essenziale ricostruire un rapporto strutturato e non saltuario tra scuola e sanità, rapporto che purtroppo manca da troppo tempo nel nostro paese".

Il comitato tecnico scientifico inoltre "farà a settembre un'ulteriore verifica sulle modalità di ripresa in piena sicurezza delle lezioni anche relativamente all'utilizzo delle mascherine e al distanziamento, ovviamente sulla base dell'andamento del contagio". "Una cosa - ha concluso Speranza - a me sembra certa ed indiscutibile: le scuole frequentate dai nostri figli e nipoti riapriranno. Sono un valore fondamentale del Paese a cui dedicheremo ulteriori ingenti investimenti economici e finanziari. A scuola dovranno esserci misure di precauzione all'altezza della situazione. A scuola si deve poter andare in piena sicurezza". Ed è "con questo spirito che intendiamo affrontare le prossime settimane e la ripresa successiva al mese di agosto. Io credo che dobbiamo farlo, non smarrendo il filo di uno sforzo unitario. So che non è semplice, ma dobbiamo provarci".

"Con le scuole serve molta cautela". Lo afferma Walter Ricciardi, professore di Igiene all'Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, in una intervista a Repubblica. "Francia e Israele si sono affrettate e hanno dovuto richiudere. In Israele i focolai scolastici hanno addirittura riportato il paese in emergenza. Dovremmo ispirarci ai Paesi orientali. Cina e Corea del Sud sembrano aver limitato i contagi" con "regole rigorose, anche per i bambini piccoli. Ingressi e uscite scaglionati, misurazione della temperatura, mascherine e igiene delle mani, disinfezione anche delle scarpe, personale molto attento a controllare il distanziamento".

Scuola, Salvini: "Azzolina non è in grado, si dimetta"

''Non dobbiamo sottovalutate l'emergenza sanitaria però la vera emergenza adesso è quella economica. Abbiamo speso 80 miliardi per chiudere il Paese ora dobbiamo pensare a investire sulla ripartenza. C'è l'emergenza scuola che è prioritaria: sento di genitori che stanno cercando di spostare i figli nelle scuole che garantiscono la presenza, ma vi pare normale?". Lo ha detto il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, intervenendo al Tg4 .

"Faccio un appello al ministro Azzolina che non è presente, ma lo è in spirito: si dimetta per cortesia, non è in grado di gestire la scuola italiana... La Cisl denuncia 85mila cattedre vuote e la proposta della Lega è di stabilizzare 500mila precari". Lo ha detto Matteo Salvini in aula al Senato dopo le comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza. "Avete nominato il geniale commissario alle mascherine Arcuri a commissario alla scuola... Ma mi spiegate come uno che non ha portato le mascherine in Italia potrebbe riaprire le scuole dei nostri figli in sicurezza? Non gli potete far fare qualcos'altro? Evidentemente meno sono capaci più sono promossi".

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