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Black Friday: cosa succede nelle altre nazioni del mondo

Il Black Friday è l’evento dell’anno più atteso per gli appassionati di shopping e non solo. Nato negli Stati Uniti, nel corso degli anni ha influenzato anche le altre nazioni. Vediamo le analogie e le differenze tra quello originale e le altre versioni

Fare un piccolo pensiero ad una persona cara o concederci un piccolo regalo può essere un modo per manifestare il nostro affetto e per gratificarci per aver raggiunto i nostri obiettivi. Se poi riusciamo ad acquistare l’oggetto tanto desiderato e atteso a prezzi scontati ancora meglio!

Pensate di non essere così fortunati? Siete convinti di dover sborsare cifre esorbitanti per il regalo tanto ambito dalla vostra dolce metà? Niente paura, il Black Friday vi viene in aiuto.

Sia che siate appassionati di shopping, o poco avvezzi a questa pratica, il “venerdì nero” non vi sarà di certo sfuggito. L’evento statunitense che secondo tradizione cade il giorno dopo il Ringraziamento, chiama a raccolta tutti gli shopping addicted pronti a sfoderare le loro carte di credito.

Nato nell’America degli anni ’60, dall’iniziativa di alcuni commercianti che avevano deciso di proporre sconti speciali per incentivare lo shopping e dare il via alle spese natalizie, nel corso degli anni ha conquistato sempre più nazioni.

La parata di Macy’s: come è iniziato il Black Friday 

Con analogie o piccole differenze molti stati hanno deciso di fare del venerdì “nero” di novembre un’occasione speciale e irrinunciabile.

Avete mai sentito parlare del Singles’ Day? Curiosi di scoprire cosa succede nell’assolato Messico? Come fanno di diverso dagli americani i loro “cugini” canadesi? Vediamo insieme il Black Friday in alcune nazioni.

Cina

Il Giorno dei Single o come lo chiamano in Cina Guanggun Jie, non è ancora molto diffuso in Italia e ai più è sconosciuto, ma nonostante questo sta prendendo sempre più piede.

Il Singles’ Day cinese è il corrispettivo della festa di San Valentino, ma interamente dedicata a coloro che ancora non hanno trovato l’anima gemella. Nata come festività, con il passare del tempo è diventata un’occasione per acquistare quello che si desiderava a prezzi ridotti.

Le storie sulla sua origine sono diverse, ma quella più accreditata fa risalire la nascita dell’evento ai primi anni ’90, precisamente nel 1993, da parte di un gruppo di studenti dell’Università di Nanchino, situata nell’est della Cina.

Quattro ragazzi single, come recita il nome dell’evento, hanno deciso di scegliere l’11 novembre come data simbolo per l’occasione. Il motivo ricade essenzialmente sulla simbologia dei numeri del giorno e del mese, 11/11, che stanno a simboleggiare quattro persone, come loro, ancora in cerca della dolce metà.

Una sorta di anti-San Valentino, con feste ed eventi rigorosamente vietati alle coppie. Anche se avviene alcune settimane prima del Black Friday, ricorda molto l’evento americano perché il suo successo è dovuto alla volontà dei single di farsi regali.

Grazie ai social network il fenomeno si è diffuso in tutta la Cina ed è anche un’occasione per i negozi e per i portali di e-commerce di attrarre i clienti pronti a fare acquisti da donare ai loro amici o parenti senza compagnia.

Giappone

In Giappone non esiste il Black Friday perché il ringraziamento non fa parte della loro tradizione, ma nonostante questo non rinunciano ai saldi, che si concentrano ad inizio anno e le fukubukuro, borse della fortuna, sono le protagoniste.

Questi sacchetti sono apparsi nei primi anni del ‘900 perché i negozianti cercavano una soluzione creativa per liberarsi della merce invenduta. Il fukubukuro è un sacchetto sorpresa, che viene venduto ad un prezzo inferiore rispetto al valore del contenuto, ma l’acquirente non sa cosa c’è all’interno. I clienti sono disposti a farsi ore di coda per poter acquistare la borsa soprattutto quando si tratta di negozi di elettronica.

Messico

Non meno importante, ma di altro tenore rispetto a quello cinese è l’evento messicano ispirato al Black Friday originale. El Buen Fin, abbreviazione di "El Buen Fin de Semana", che in spagnolo significa "Il buon fine settimana” ha avuto inizio nel 2011.

L’evento con scadenza annuale, si verifica il fine settimana prima della Giornata della rivoluzione messicana che solitamente si celebra il terzo lunedì di novembre.

Nato da un’iniziativa congiunta del governo federale e delle organizzazioni private, l'obiettivo era quello di rilanciare l'economia attraverso la cooperazione dei settori privato e pubblico, per concedere al consumatore di accedere a prodotti e servizi a prezzi bassi.

Fin dalla prima edizione è stato stabilito che l’evento doveva durare quattro giorni e che doveva avvenire prima del Black Friday e delle festività natalizie perché mirava a soddisfare le esigenze di consumo della popolazione.

Brasile

Il Black Friday del Brasile può essere considerato uno dei casi più bizzarri. Il debutto risale al 2010 seguendo l’esempio di un sito web del paese sudamericano che si chiamava “Busca Descontos”. Questo primo evento è stato un vero e proprio flop con l'adesione di appena 50 attività commerciali e un volume d’affari molto basso.

Perché questo insuccesso? I consumatori brasiliani erano scettici, molti non accettavano il fatto che fosse legato al Ringraziamento, una festa lontana dalla loro cultura. C’era poi un dettaglio non secondario, gli acquirenti erano convinti che percentuali così alte di sconto fossero una truffa. Ecco perché decisero di ribattezzarlo Black Fraud (Frode nera).

Nonostante questo pessimismo, la situazione si è ribaltata nel giro di un anno. Il merito è stato di una catena di supermercati che rischiando il tutto per tutto ha applicato le offerte speciali a tutti i prodotti presenti sugli scaffali, coinvolgendo non solo il cibo. Risultato? Le vendite sono aumentate di 30 volte e l’esempio è stato seguito da tutti gli altri commercianti.

Quindi nonostante la partenza fallimentare il Black Friday brasiliano si è riscattato diventando un appuntamento fisso, raggiungendo il successo di quello a stelle e strisce.

Canada

Il cugino “buono” degli Stati Uniti o America junior, questi sono i nomignoli che vengono affibbiati al Canada dai loro vicini americani per sottolineare una sorta di sudditanza.

Non è un caso che i cittadini canadesi siano abituati ad “imitare” lo stile di vita statunitense. Il Black Friday non poteva essere da meno, nonostante un inizio casuale.

Il debutto ufficiale in questo paese degli sconti su larga scala viene fatto risalire agli inizi degli anni 2000. I canadesi anche se tentati dall’imitare gli americani, inizialmente erano un po’ scettici, però, grazie ad una congiuntura economica favorevole, non hanno avuto più esitazioni.

In quel periodo, infatti, il dollaro americano e quello canadese avevano quasi lo stesso valore, rendendo ancora più convenienti gli sconti e conquistando un numero sempre maggiore di negozianti.

Nel giro di pochi anni la febbre del Black Friday ha contagiato sempre più acquirenti tanto da eclissare il cosiddetto Boxing Day, la giornata del 26 dicembre che fa parte da sempre della cultura del Canada e che per anni è stata associata all’inizio dei saldi.

Il Black Friday anche se di recente introduzione e diffusione si è conquistato la palma della giornata più intensa dell’anno per quel che riguarda lo shopping

Il Black Friday nel resto del mondo

Cosa succede nel resto del mondo? Sia nei paesi europei, in primis l’Italia, che negli altri continenti il Black Friday è diventato uno tra gli eventi più attesi dell’anno.

Anche se in queste nazioni non c’è la tradizione della festa del Ringraziamento gli sconti eccezionali del mese di novembre hanno preso piede in poco tempo.

Quindi se anche voi non resistete al fascino dello shopping non resta che scegliere il vostro oggetto preferito e approfittare delle offerte più accattivanti.

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