Intervista a Vincenzo Cerami
Un addio appassionato alla Terra
Con la grazia che è solo dei poeti, Vincenzo Cerami lascia come un ultimo saluto al mondo, pieno di amore fin quasi stupito per tutte le sue creature.
Da quelle -racconta-, anche le più piccole, si approda alla trascendenza ed è di fronte a un fiore che sboccia, vive il suo tempo e appassisce che viene da chiedersi il perché. Lo sguardo azzurro carta da zucchero che pare fissarsi altrove, dice l’incanto per un sasso, un albero, un animale.
E prima di congedarsi con un sorriso, sussurra un consiglio per quelli che restano, non smettere mai di inseguire la bellezza.