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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Largo all’Italia che punta sulla qualità

Per il piacere del palato nell’anno dell’Expo, il 2015, aprirà i battenti a Bologna un parco agro-alimentare dedicato alle eccellenze italiane e bolognesi

L’eccellenza della nostra cucina e dei prodotti che la compongono sono un tassello importante nel rendere grande l’immagine dell’Italia nel mondo. Non si tratta dello stereotipo riduttivo di “pizza, pasta e mandolino”, ma di un modello che va oltre quello strettamente alimentare per sconfinare in un stile di vita a tutto tondo. Quell’Italian life style, per dirla con una lingua più globalizzata e globalizzante, di cui il made in Italy, nei suoi vari settori, è parte integrante e trainante.

L’attrazione che questo modello di vita esercita a livello mondiale è sotto gli occhi di tutti e, più nello specifico, il successo internazionale che le azioni imprenditoriali che promuovono la qualità enogastronomica italiana stanno registrando ne sono una prova tangibile.

Nasce proprio dall’idea di valorizzare il piacere che deriva dalla buona cucina, dalla convivialità aggregante dell’atto del mangiare assieme e dalla qualità dell’agroalimentare italiano la “Disneyland del cibo”, un progetto che vedrà la luce a Bologna nel 2015. 

Non è una contraddizione del sano principio materno per cui è vietato giocare con ciò che si mangia, niente a che vedere con lo spreco o lo svilimento del cibo, anzi, il primo parco a tema completamente dedicato all'agroalimentare sarà una sorta di tempio degli alimenti.

80mila metri quadrati, un investimento da 40milioni di euro fatto da imprenditori locali e nazionali (in testa a tutti Oscar Farinetti di Eataly), un’attività di fund raising che ha dato risultati eccellenti e un nome che gioca sull’ironia per un esperimento che sta già creando grande attesa. Sarà  F.I.Co - acronimo di Fabbrica Italiana Contadina – il nome di questo parco giochi del palato che aprirà dentro il Centro Agro Alimentare di Bologna. «Ci è sembrato improcrastinabile puntare sull'idea di un grande parco agro-alimentare che potesse esprimere le eccellenze della produzione nazionale, e al tempo stesso valorizzare la tradizione e le tipicità del territorio nell'ottica di un rilancio della città di Bologna per il grande anno del 'food' e di Expo 2015 – ha spiegato il presidente del Caab Andrea Segrè – Per questo il progetto è stato portato avanti in tempi rapidissimi in ciascuna tappa dell'articolata proceduta di elaborazione e realizzazione. F.I.Co troverà collocazione in un'area di eccellenza europea per sostenibilità e innovazione: se il Caab ha il più vasto impianto fotovoltaico su tetto in Europa, Bologna è riferimento internazionale per i progetti di recupero degli sprechi legati al cibo, grazie a Last Minute Market e alle campagne di sensibilizzazione avviate in questi anni. F.I.Co troverà dunque un humus prezioso per affiancarsi come tappa complementare ad Expo 2015, giovando al rilancio nazionale oltre che locale sul versante della filiera agro-alimentare e del suo ampio indotto».

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