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Martedì, 23 Aprile 2024
Ambiente

Lavoro e vacanza, spuntano app e siti web per districarsi nella vita "post-Covid"

Nella fase 3 non solo Immuni: ci sono anche tante altre app e siti che, in settori più o meno essenziali per l'economia, daranno una grossa mano per districarsi tra le difficoltà della vita quotidiana, lavorativa, e sociale

Non c'è solo Immuni, l'app scelta per il tracciamento del contagio. Nella fase 3 che ci porterà al di là dell'estate ci sono anche tante altre app e siti web che, in settori più o meno essenziali per l'economia, daranno una grossa mano agli italiani per districarsi tra le difficoltà della vita quotidiana, lavorativa, e sociale.

Elaborata da Anpal, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, c'è ad esempio l’app Resto in Campo, l'app del Ministero del Lavoro per far incontrare domanda e offerta di manodopera agricola. Già scaricabile gratuitamente, rappresenta la rielaborazione in ben 5 lingue (italiano, inglese, francese, rumeno, punjabi) della applicazione sviluppata dalla Regione Lazio. “Si tratta di un risultato storico, atteso da tantissimo tempo da tutto il mondo agricolo – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Ringrazio la ministra Catalfo e l’Anpal per il traguardo raggiunto, a maggior ragione in questo momento particolare di emergenza sanitaria. Il Covid-19 e le relative misure di contenimento alla diffusione del virus hanno, infatti, fatto emergere in superficie, talvolta in maniera drammatica, le ataviche problematiche del comparto primario: tra queste, la difficoltà di far incrociare domanda e offerta. Per il suo andamento fortemente stagionale, l’agricoltura necessita di tanta manodopera in un determinato periodo in una ben precisata zona. Con gli spostamenti ridotti per il timore del Covid-19 – prosegue il Sottosegretario L’Abbate – nonostante non vigano più le restrizioni dei mesi scorsi, l’app assume un ruolo cruciale per far conoscere le offerte di lavoro disponibili e per dare eco alle richieste delle imprese”.

“Resto in Campo" si rivolge alle aziende agricole in cerca di manodopera che potranno inserire offerte di lavoro, aggiungere posizioni lavorative ricercate, ricercare lavoratori disponibili, visualizzare le candidature ricevute e contattare il lavoratore. Nonché si rivolge ai lavoratori agricoli in cerca di occupazione che potranno inserire le competenze e le disponibilità sul territorio, cercare un’offerta di lavoro e inviare la propria candidatura. “Resto in Campo” è anche un’opportunità per i giovani che cercano un lavoro stagionale e per i percettori di sussidi: la app, infatti, è completamente integrata con il sistema Dol (Domanda e offerta di lavoro), accessibile da MyAnpal anche agli operatori dei centri per l’impiego e a tutti i soggetti accreditati all’intermediazione del mercato del lavoro, inclusi gli enti bilaterali dell’agricoltura se iscritti all’Albo di Anpal: "Invito tutti coloro che intendono lavorare nei campi a farsi avanti - dice L'Abbate - Ad iniziare dai percettori di ammortizzatori sociali (limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della prestazione lavorativa), di Naspi e Dis-coll nonché di reddito di cittadinanza. Grazie all’art. 94 del Dl Rilancio costoro potranno stipulare con datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2.000 euro per l’anno 2020”.

Cambiamo argomento. Come arrivare ai consumatori e soprattutto come aiutare i produttori agricoli, magari con prodotti di altissima qualità ma sprovvisti di una rete di distribuzione efficace  in questo momento di crisi economica e sanitaria? Ci hanno pensato quattro giovani, due napoletani e due torinesi, laureandi e laureati in diverse discipline, creando il portale dateatutti.it e regalandolo al mondo dell'agricoltura e del food italiano per aiutare il Paese in questo momento di crisi. Nord e sud insieme insomma per aiutare l'Italia in un momento di grave crisi economica. L'idea nasce da quattro ragazzi co-founder di una start-up, ABOUT A BIT, che si occupa di soluzioni tecnologiche per l'agricoltura 3.0, come ad esempio il progetto Farmchain dove promuovono il tracciamento  certificato della filiera produttiva attraverso la blockchain, lo sviluppo di strumenti orientati al marketing digitale e la comunicazione social. Giuseppe Funicello, laureando in informatica presso Università degli studi di Torino, Fabrizio De Masi, Designer e Digital Strategist napoletano, Francesco D'Alia, laureando in informatica presso Università degli Studi di Napoli Parthenope e Luca Femia, sales Manager torinese, hanno ideato e realizzato un portale internet completamente gratuito dove agricoltori e produttori possono pubblicizzare i loro prodotti e venderli senza intermediari guadagnando il giusto prezzo per il loro lavoro.

Dateatutti.it è dedicato ad aziende agro-alimentari, negozi di vicinato, conduttori di mercati rionali, distributori, coltivatori diretti, agricoltori e allevatori. Ciascun venditore potrà realizzare una vetrina digitale con i prodotti, condivisibile attraverso i propri canali e/o scaricando e stampando il QR code personale, per consentire un collegamento facile tra posizione fisica e digitale. dateatutti.it è frutto di un'attività intensa e scrupolosa che ha come obiettivo il supportare, soprattutto, aziende e ''Farm'' di piccole dimensioni nell'approccio al mondo digitale, contenendo costi ed ottimizzando le risorse. ''Tutti i coltivatori che abbiamo conosciuto in questi mesi hanno due fattori comuni - spiegano gli ideatori - l'immensa passione per ciò che realizzano e la voglia di digitalizzare la propria attività, mantenendo tradizione e qualità del loro processo produttivo, una sfida audace che condividiamo con il nostro lavoro''.

La ripartenza italiana passerà nei prossimi mesi anche dal turismo: l'estate appena iniziata sarà un test fondamentale. Un settore che vale il 13% del Pil e che, solo nei mesi tra marzo e maggio 2020, ha visto una perdita di 10 miliardi di euro. Fondamentale in questa nuova fase sarà l’apporto delle startup di settore, capaci negli anni di impattare positivamente sul comparto turistico trovando soluzioni innovative ai bisogni del mercato. È quando sottolinea l’Associazione Startup Turismo, realtà no profit nata nel 2013 che riunisce al suo interno 130 startup del settore travel e hospitality. Si tratta dell’80% delle startup del settore. “Molte risposte ai bisogni di innovazione delle aziende del comparto, di cui si sta dibattendo, esistono già da tempo e spesso arrivano dal mondo delle startup. Si tratta solo di individuare e riconoscere quelle che sono oggi allo stato più avanzato e quindi pronte a poter dare pieno supporto alla ripresa del settore in Italia”, afferma Karin Venneri, Presidente dell’Associazione Startup Turismo.

Il distanziamento sociale è diventato elemento imprescindibile della vita post-Covid. Affinché venga assicurato e rispettato anche durante i soggiorni turistici è possibile affidarsi a diverse soluzioni ideate da alcune startup. Ad esempio Edgar, Keesy e Vikey sono tre servizi di smart check-in che consentono agli albergatori e proprietari di strutture ricettivi private di gestire l’accettazione dei clienti direttamente online. Per quanto riguarda invece la messa in sicurezza degli ambienti al chiuso, soggetti ad un elevato rischio di contaminazione di virus e batteri, nasce Maid for a day servizio di facility domestica che si occupa della sanificazione certificata di case e b&b. A supporto delle strutture alberghiere arriva anche Scrollidea, un digital concierge che, attraverso una serie di innovative funzioni, consente di potenziare la guest experience degli ospiti fin da prima del loro arrivo nella struttura ricettiva. 

Nell'era post-Covid, un'App "spaziale" aiuterà i cicloturisti a cercare i percorsi migliori, evitando assembramenti e rispettando le norme di distanziamento sociale.La pandemia di coronavirus Sars-Cov2, infatti, ha stimolato un rinnovato interesse per la mobilità sostenibile, soprattutto in bicicletta, sia per recarsi al lavoro sia per il tempo libero. Per guidare le persone nei loro viaggi in bicicletta più sicuri e più piacevoli la società londinese Beeline, fondata nel 2015, in collaborazione con l'Esa, l'Agenzia spaziale europea, ha sviluppato un'App, disponibile dalla fine dell'estate 2020, che contempera esigenze di movimento e misure sanitarie, incoraggiando un numero maggiore di ciclisti a partire sulle due ruote.L'App utilizza dati dallo Spazio e informazioni in crowdsourcing per suggerire percorsi, e può essere collegata a un dispositivo fissato sul manubrio della bicicletta che fornisce istruzioni di facile comprensione. Con il supporto di ESA Business Applications sotto l'ombrello di ESA Space Solutions, Beeline, partendo dall'App "Velo" già esistente, sta lavorando a un sistema di percorso migliorato, soprattutto nelle aree urbane.La nuova app utilizza il GPS per tracciare la posizione dello smartphone, ma considera anche risorse come mappe di elevazione stradale ottenute dai satelliti di osservazione della Terra, nonché dati sulle infrastrutture per biciclette, punti critici per gli incidenti e molto altro.Combina tutto questo con le informazioni in crowdsourcing fornite attraverso il riscontro di altri ciclisti in viaggio e utilizza quindi un algoritmo per determinare il modo migliore più piacevole per spostarsi da un punto A a un punto B, tenendo conto ad esempio delle nuove piste ciclabili che durante la pandemia sono state realizzate in molte città.L'app potrà essere utile anche ai rider per le consegne di cibo e acquisti online nonché alle compagnie di bike-sharing.

Viaggiare in sicurezza senza rinunciare al fascino di una vacanza è un'altra sfida alla quale hanno risposto già da tempo alcune startup del settore ad esempio quali Sailsquare che punta ad incentivare il turismo in barca a vela mettendo in contatto skipper e organizzazioni locali direttamente con i viaggiatori. Per chi invece desidera visitare luoghi più nascosti dell’Italia, città d’arte o semplicemente destinazioni turistiche fuori dai classici circuiti di viaggio, ci sono CleanBnB, Italianway e Wonderful Italy tre servizi che consentono di soggiornare in ville e case vacanze garantendo la massima privacy e sicurezza.

C’è chi invece d’estate non rinuncia al mare. In supporto arriva Eager, un sistema di prenotazione digitale per spiagge e siti di interesse per comuni, organizzatori di eventi e aziende private come stabilimenti balneari. Si tratta di un meccanismo che è stato integrato all’interno di Heart of Sardinia una delle app maggiormente scaricate per quanto riguarda il turismo in Sardegna.  A fronte dell’emergenza legata al Covid-19 sono state diverse le startup che hanno rivisto il loro modello di business per rispondere in modo rapido e concreto alle esigenze di sicurezza richieste. Tra queste troviamo GoGrillo, piattaforma in fase di lancio, nata dalla collaborazione tra diverse startup quali Hearth, Pem Cards, Europass Italia, Tibiiki, My Take It e Sharewood, che consentirà ai turisti di avere accesso a tutte le informazioni e alle diverse misure restrittive che le pubbliche amministrazioni metteranno in atto per contenere l’emergenza sanitaria. Inoltre attraverso un sistema dinamico di dati riuscirà a prevedere la potenziale affluenza di persone in una data destinazione e i vincoli di mobilità. 

Una menzione la merita anche Busrapido, startup che ha riconvertito il suo modello di business basato sui bus navetta, per permettere alle aziende di garantire un trasporto in sicurezza ai propri dipendenti, fornendo flotte private e sanificate per recarsi sul luogo di lavoro. C'è spazio per l'innovazione, oggi più che mai.

La Commissione europea ha invece deciso di lanciare la piattaforma Re-Open Eu, pensata per provare a favorire la ripresa sicura dei viaggi e del turismo in tutta l'Unione. Il sito fornirà informazioni "in tempo reale" sulle frontiere, sui mezzi di trasporto e sui servizi turistici disponibili negli Stati membri, concentrando in un unico spazio virtuale informazioni che sono accessibili, ma che spesso sono difficili da raccogliere perché sparse su diversi siti nazionali, talora solo nella lingua del Paese in questione.  Grazie a una mappa interattiva l'utente può vedere quali servizi turistici offre il paese in cui intende recarsi e quali sono i protocolli sanitari in vigore: è possibile sapere dove è consentito andare, quali misure sanitarie sono attive, se è necessario sottoporsi a quarantena, se serve un test negativo per entrare, se si possono utilizzare i trasporti pubblici, e tante altre info utili.

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