rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Razzismo

Razzismo, linea dura della Figc: sì alla sospensione delle partite

Ma le polemiche non si placano: intanto si è dimesso l'assessore del Comune di Corbetta

Lo spettacolo non può e non deve più andare avanti. Non quando in campo scende anche il razzismo. La posta in gioco è troppo alta per non agire con fermezza, e la Federcalcio lo dice senza paura dopo il vertice al Viminale col Capo della Polizia, Antonio Manganelli. Fuori i razzisti dagli stadi e maggiore rigore per contrastare il fenomeno i due punti fermi espressi dal presidente federale, Giancarlo Abete, alla conclusione della riunione coi massimi dirigenti del Ministero dell'Interno.

La sospensione definitiva dell'amichevole tra Milan e Pro Patria (sanzionata dal giudice sportivo di Lega Pro con una giornata da giocare a porte chiuse) per i cori partiti dalla curva dello stadio di Busto Arsizio nei confronti di Boateng e altri giocatori di colore del club rossonero potrebbe insomma verificarsi anche in Serie A. "Non esiste nessuna preoccupazione da parte del mondo sportivo: se c'è necessità di sospendere temporaneamente o definitivamente le partite per episodi legati al razzismo che si faccia tranquillamente pur di contrastare il più possibile questo fenomeno" le parole di Abete, al vertice con i vice Macalli e Albertini e il direttore generale Valentini (per il Viminale presente Manganelli, il presidente dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive, Pasquale Ciullo, e Roberto Massucci, vicepresidente operativo e portavoce dell'Osservatorio).

"Non dobbiamo avere alcuna preoccupazione circa il fatto di parlare di calendari o di difficoltà collegate ai recuperi - ha sottolineato Abete - Non è questo il problema: il problema è allontanare dagli stadi tutti coloro che non hanno titolo a starci perchè inquinano complessivamente la convivenza civile di un evento sportivo. Ben venga quindi un ulteriore rigore al fine di evitare situazioni di tolleranza in merito a questo fenomeno. È stato confermato l'obiettivo di raffinare e rafforzare la collaborazione di tutti gli attori protagonisti all'interno dello stadio in modo da effettuare il massimo livello di contrasto relativamente al fenomeno del razzismo - ha aggiunto Abete - C'è il forte auspicio da parte del mondo sportivo che l'attività di allontanamento dagli stadi di queste persone si rafforzi con un aumento dei Daspo e quindi con una capacità di espellere dallo stadio colori i quali non hanno titolo a starci".

"Il gesto di Boateng? La Figc ha espresso comprensione e condivisione perchè andava inserito in un contesto particolare di una gara amichevole". Abete ha auspicato anche "una maggiore capacità di concertazione fra giocatori, arbitro, quarto uomo e responsabile dell'ordine pubblico, al quale è riconosciuta la titolarità di valutare le diverse specifiche situazioni e ordinare eventualmente la sospensione delle partite. Si deve fare sempre più squadra tra i soggetti che operano all'interno dello stadio".

Ma le polemiche non si placano: intanto si è dimesso l'assessore del Comune di Corbetta, Riccardo Grittini, leghista, indagato per istigazione all'odio razziale. Per difendere il suo collaboratore, il sindaco del comune nel milanese Antonio Balzarotti è scivolato su una gaffe-insulto: "Buu a negher è reato?" ha detto durante un fuorionda in tv.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Razzismo, linea dura della Figc: sì alla sospensione delle partite

Today è in caricamento