Proteggere le proprie idee è possibile con il trade secret, ovvero il segreto industriale

Uno degli aspetti più interessanti legati alla tutela dell’innovazione è quello relativo al trade secret o segreto industriale. Il trade secret si può definire come l’insieme di informazioni, metodologie e conoscenze di natura tecnica, commerciale, organizzativa e procedurale che vengono celate all'esterno.

Rispetto al brevetto, il segreto industriale presenta una serie di vantaggi, uno dei più significativi riguarda il know-how che resta nel tempo di proprietà esclusiva dell’ideatore; inoltre, l’obbligo alla segretezza evita la rivelazione di informazioni dettagliate che diversamente nel brevetto vengono esplicitate ai fini dell'ottenimento dello stesso.

Il trade secret, quindi, non costituisce una licenza esclusiva, di conseguenza è opportuno avviare procedure di salvaguardia del presunto vantaggio competitivo, onde evitare che le informazioni riservate vengano divulgate all’esterno e si perda così la “posizione di competitività”.

Gli strumenti che possono essere messi in campo per la tutela del segreto industriale sono le pattuizioni contrattuali con i dipendenti e gli NDA (non disclosure agreement) che obbligano i soggetti a non divulgare le informazioni ritenute segrete. Da un punto di vista giuridico, in Italia i trade secret sono tutelati dal dlgs 11 maggio 2018, n. 63, che ha modificato il Codice della Proprietà Industriale ampliandone gli strumenti di tutela. Tale decreto stabilisce che le misure di sicurezza idonee a tutelare i trade secret non devono essere generici, ma devono precisare nel dettaglio quali informazioni debbano ritenersi segrete e stabilire l’ambito di diffusione consentito. 

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