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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Serie A, i 10 momenti da ricordare della stagione 2013-2014

Non solo Juve nel campionato che chiude i battenti: la stagione in 10 flash

La Juventus dei 102 punti e la rivelazione Rudi Garcia, la delusione Milan e la retrocessione del Bologna, Genny 'a carogna e la prova tv assurta a succedaneo della moviola in campo. Flash sul campionato, nel giorno in cui sui conclude l'82/a edizione a girone unico e già ci si proietta verso l'imminente Mondiale. 

LA JUVE DEI RECORD. Antonio Conte timbra il terzo successo consecutivo in altrettanti anni sulla panchina bianconera. E lo fa portando i suoi a stravincere lo scudetto con 102 punti e 19 vittorie su 19 in casa. La Roma, seconda, lontana 17 lunghezze. 

L'APACHE NON DELUDE. L'Argentina farà a meno di Carlos Tevez al Mondiale. Per la Juve è stato l'uomo in più, al di là dei 19 gol segnati (spesso decisivi). Se tanti 'top player' sono migrati all'estero, lui ha dimostrato che l'Italia può ancora aspirare ad ospitare campioni veri. 

RUDI GARCIA CHI? Si interrogavano i tifosi quando trapelò il nome del tecnico francese per la panchina dei giallorossi. Presto hanno imparato a conoscerlo, apprezzando certe sue schiette uscite ("abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio" disse dopo aver vinto il derby). Se il campionato non era finito già a gennaio molto è merito suo. La Roma torna in Champions e non è poco dopo il disastro della scorsa stagione. 

FLOP MILAN. L'allontanamento di un allenatore a campionato in corso non è cosa da Milan. E mandare via Allegri per prendere Seedorf non ha portato i risultati sperati. Il campionato è stato un succedersi di delusioni. In Europa non è andata meglio, con l'uscita dalla Champions negli ottavi. La divisione dei ruoli tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani (al primo la gestione sportiva, alla seconda quella commerciale) specie all'inizio ha generato qualche frizione che non ha contribuito a rasserenare l'ambiente. 

BALOTELLI BAD BOY. Doveva essere l'anno dell'esplosione definitiva, della maturità raggiunta. Invece SuperMario l'ha vissuta tra alti (pochi) e bassi, risucchiato nella stagione no del Milan. Poche reti 'pesantì, molto gossip. Di bello il primo incontro con la figlia Pia. Prandelli incrocia la dita e spera: in Brasile serve un altro Balotelli. 

PEPITO SEMPRE IN PIEDI. Cadute e risalite sono ormai il pane della sua vita. Dopo un girone da protagonista (14 reti) l'infortunio di inizio gennaio al ginocchio destro sembrava aver tagliato le gambe a Giuseppe Rossi. Addio Mondiale, vaticinavano i più. Invece l'attaccante della Fiorentina ha sofferto, lavorato duramente, ritrovato il gol. Se volontà e dedizione fossero gli unici criteri di valutazione, chi meriterebbe l'azzurro più di Pepito? 

ARRIVEDERCI BOLOGNA. Dopo sei campionati, i rossoblù retrocedono in B, proprio nel 50/o anniversario dell'ultimo scudetto. Un arrivederci triste alla A, per una delle società più antiche e gloriose del calcio italiano. 

ULTRÀ IN COPERTINA. Le immagini di 'Genny 'a carognà che confabula con Hamsik hanno fatto il giro del mondo, non un bello spot per il calcio tricolore. La finale di Coppa Italia, macchiata dai gravi incidenti di Roma, resta una macchia difficile da dimenticare. 

PROVA TV O MOVIOLA IN CAMPO? Il dubbio è lecito dopo gli episodi che hanno coinvolto Destro e Chiellini, autori di falli non sanzionati in campo dagli arbitri e poi squalificati per tre giornate ciascuno, dopo l'esame delle immagini televisive.

I GEMELLI DEL GOL: Immobile e Cerci, ovvero i nuovi gemelli del gol in maglia granata. Dopo i fasti di Graziani e Pulici, i due hanno riportato in alto il Torino a suon di reti, il primo vincendo anche la classifica marcatori. Un affiatamento che starà al Ct conservare in Azzurro.

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