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Giovedì, 18 Aprile 2024
Calcio

Acerbi torna a giocare: sconfitto il tumore

Il difensore 26enne del Sassuolo torna in campo ad allenarsi dopo la malattia segnando anche in amichevole: "Non mi sentivo dicosì da anni, ora posso tornare a lottare con i miei compagni". L'obiettivo? "Il sogno è sempre la nazionale"

E' tornato in campo ad allenarsi. Non solo. Al debutto stagionale, in amichevole contro il Castelfranco, del suo Sassuolo ha anche segnato l'ultimo dei sette gol. Francesco Acerbi, 26 anni, può finalmente tornare a sorridere e ai taccuini dei media sportivi racconta così il suo rientro dopo aver sconfitto il tumore 

"Non mi sentivo così da anni" ha confessato il centrale neroverde a Sky, in una lunga intervista che ha ripercorso il suo calvario. "Ora sono tornato e si torna a sognare". E, come ogni calciatore che calca i campi di serie A, il suo obiettivo non può che essere "la nazionale". E non potrebbe essere altrimenti per uno dei difensori più promettenti del nostro panorama calcistico. Su di lui puntò forte il Milan: 4 milioni di euro per acquistarlo dal Chievo Verona. Poi la malattia, le medicine, il fisico che non tiene agli alti livelli della serie A. 

Il primo ritorno campo, il passaggio alla neopromossa Sassuolo, le prime partite della scorsa stagione con una media voto sempre ben oltre la sufficienza. Poi quelle analisi e i valori anomali alla voce gonadotropina corionica. Il maledetto tumore è tornato. Ma Francesco non si è arreso. Anzi, si è anche ritenuto un fortunato: "Siamo privilegiati perché facciamo il lavoro che ci piace, siamo sempre sotto controllo medico. Io sono molto contento del mio percorso terapeutico, non vedevo l'ora di riavere l'idoneità per ricominciare a giocare".

Ora il secondo rientro dopo la festa salvezza del Sassuolo dello scorso campionato. "La  malattia mi ha riabituato a pensare in grande, a inseguire certi obiettivi - racconta -. Sono felice di essere tornato a disposizione, di poter nuovamente lottare ad alto livello sul campo". E il rientro è stato anche bagnato da un gol. Non male per chi era lontano dai campi da calcio dallo scorso inverno. 

Col supporto della mia famiglia, dei compagni e del Sassuolo, una società seria e sana, ho superato tutto. Ora sto bene e ho voglia di giocare alla grande il campionato che viene. Per me è l'anno zero, una rinascita. Non guardo al passato voglio pensare al futuro. Ho tanti obiettivi da raggiungere, nessuno può togliermeli dalla testa.

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