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Giovedì, 18 Aprile 2024
Calcioscommesse / Italia

Calcioscommesse, la storia di un buco nero dello sport italiano

Da Signori a Doni, passando per Gervasoni e Masiello. I protagonisti della vicenda che sembra sempre più torbida

Quando si vive un un apocalisse il monito è sempre lo stesso: "si salvi chi può". Le indagini per la vicenda Calcioscommesse stanno colpendo tanti, troppi, tesserati. Le ultime 9 partite del Bari, dello scorso campionato di Serie A, sono tutte sotto indagine. I dubbi sul calcio truccato, però, nasce dalle serie minori, per essere precisi dalla Lega Pro di Prima Divisione tra Cremonese-Paganese disputata il 14 novembre 2010. Questo è il primo passo dell'inchiesta chiamata "Ultima Scommessa", ossia "Last Bet" che ha portato in carcere 7 persone e costretto ai domiciliari altre 9 tra cui l'ex giocatore della Nazionale Giuseppe Signori. Gli indagati, già allora, erano 28 tra cui calciatori ancora in attività come Cristiano Doni

Durante l'incontro di calcio Paganese-Cremonese,  alcuni giocatori avrebbero ingerito un farmaco. Uno di loro, dopo il match, perse addirittura il controllo della propria vettura e dalle intercettazioni veniva alla luce il coinvolgimento in tale specifico episodio del portiere della Cremonese Marco Paoloni e di Carlo Gervasoni. Dalle analisi decise dalla società Cremonese ed eseguite al Policlinico San Matteo di Pavia, si rilevarono nelle urine tracce di Lormetazepam che rientra tra i farmaci contenenti benzodiazepine. Da allora partirono le indagini e vennero disposte intercettazioni telefoniche che rivelarono la propensione di Paoloni, con la intermediazione di Massimo Erodiani, organizzatore di scommesse insieme con Marco Pirani, medico odontoiatra di Ancona, di aggiustare le partite. Scommettitori milanesi, bolognesi (con a capo Beppe Signori) e gruppi di stranieri: gli slavi capeggiati da Tan Seet Eng e gli zingari. Il portiere della Cremonese e poi del Benevento Paoloni a un certo punto non riuscì più a controllare i risultati delle partite truccate, fece perdere molto denaro ai gruppi di scommettitori e diventò oggetto di una tentata estorsione. Coinvolti anche Mauro Bressan, poi Sommese e Micolucci dell'Ascoli, l'ex capitano del Bari Bellavista. Insomma l'indagine in poco tempo si allarga a macchia d'olio. Gli indagati, spesso presi dal panico, fanno nomi a casaccio tanto da gettare dentro, a torto, anche Daniele De Rossi e Gianluigi Buffon. Siamo al delirio. 
 

Calcioscommesse: le immagini degli indagati "illustri"

 
I club si dichiarano estranei, l'Atalanta subisce 6 punti di penalizzazione poi confermati dal Tnas e i tifosi, stanchi, voltano le spalle ai loro idoli o presunti tali come Cristiano Doni amico di Santoni che diede 40 mila euro a Parlato per Atalanta-Piacenza citando, addirittura, in un'intercettazione Fantozzi per non farsi riconoscere. Audizione fiume, interrogatori che fioccano così come per Galante, Portanova, Masiello e Pellissier giusto per citarne alcuni. Il presidente della Lega Pro Macalli annuncia una richiesta di risarcimento dopo lo scandalo espoloso con l'inchiesta di Cremona: "Danneggiata la categoria". Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'ex calciatore Luigi Sartor nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Guido Salvini su ordine del quale è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta cremonese sulle partite sospette. Il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino ha portato all'emissione di 17 ordinanze di custodia cautelare. 
 
Arrivano due nuove ordinanze di custodia cautelare: riguardano il portiere del Piacenza Mario Cassano e Angelo Iacovelli, uomo vicino agli ambienti sportivi del Bari. Nel frattempo circolano anche i nomi di giocatori più noti come Bentivoglio, Parisi, Sculli, Brocchi e Mauri questi ultimi due tirati in ballo da Zamperini ex giocatore del Modena. Al di là delle parole dei legali dei vari indagati e delle interviste rilasciate dagli inquirenti ai giornalisti, è dagli atti di chi sta svolgendo l'inchiesta che emergono alcune significative risultanze. Da una rogatoria in Svizzera nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona emergono dei "conti cifrati" elvetici riconducibili all'ex bomber della Nazionale Beppe Signori e all'ex calciatore Luigi Sartor. L'affare si ingrossa, il "tintinnio di manette" di 'lotitiana' memoria riecheggia nelle aule e pochi vuotano il sacco come Fabio Pisacane e Simone Farina. Due facce pulite del calcio tricolore. Due uomini che hanno detto "no" davanti a un pugno di euro. Persone perbene. Qualcuno li ha chiamati gli "ambasciatori del calcio", forse un po' troppo per chi ha fatto semplicemente il proprio dovere denunciando le combine del calcioscommesse. Ma si sà, l'impresa eccezionale, a volte, è essere normale.

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