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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, la Serie A riparte a porte chiuse

E' arrivata la decisione del Governo: manifestazioni sportive a porte chiuse fino al 3 aprile. Il campionato di calcio riprende con i recuperi della 26esima giornata: Juve-Inter domenica alle 20.45

Si torna a giocare, ma a porte chiuse. Dopo i rinvii a causa dell'emergenza coronavirus e le polemiche delle ultime settimane, è arrivato il decreto speciale del governo sulle manifestazioni sportive. Tutti gli eventi sportivi che prevedono l'afflusso di una grande quantità di pubblico, si svolgeranno a porte chiuse. Una decisione attesissima soprattutto dalle squadre di Serie A, per cui il calendario rimane ancora un rebus, anche alla luce dei recenti rinvii delle due semifinali di Coppa Italia, Juventus-Milan e Napoli-Inter.

Ecco cosa c'è scritto nel capitolo del decreto dedicato agli eventi sportivi: "Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all'aperto ovvero all'interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all'allegato 1, lettera d" ovvero il rispetto di norme igieniche.

All’art 4, comma 1, viene definita invece la durata di tale misura: “Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020”.

"Da domani al 15 marzo saranno sospese le attività didattiche. E non si svolgeranno manifestazioni sportive con la presenza del pubblico in modo da prevenire ulteriori occasioni di contagio": la conferma, su Facebook, è arrivata anche in un video messaggio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Coronavirus, la serie A riparte a porte chiuse

Quindi, dove eravamo rimasti? Il campionato, semi-fermo da due settimane, ripartirà proprio da ciò che resta della 26esima giornata, ossia le partite non disputate la scorsa settimana: Sampdoria-Verona, Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Juventus-Inter. Il big match tra bianconeri e nerazzurri è previsto per domenica 8 marzo alle ore 20.45. Con il recupero della 26esima giornata nel prossimo fine weekend, tutto il calendario slitterà in avanti di una settimana, riprendendo con la 27esima giornata. 

Il calendario, esclusi altri colpi di scena, dovrebbe essere il seguente:

  • sabato 7 marzo 2020: Sampdoria-Verona ore 20.45
  • domenica 8 marzo 2020: Milan-Genoa ore 12.30
  • domenica 8 marzo 2020: Parma-Spal ore 15
  • domenica 8 marzo 2020: Sassuolo-Brescia ore 15
  • domenica 8 marzo 2020: Udinese-Fiorentina ore 18
  • domenica 8 marzo 2020: Juventus-Inter ore 20.45

Al momento restano quindi da individuare le date per le due semifinali di Coppa Italia e la partita tra Inter-Sampdoria, per cui si attenderà con tutta probabilità l'esito delle “cavalcate” europee di Juventus e Inter. 

La decisione delle porte chiuse era stata preannunciata dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che, uscendo dal a Palazzo Chigi ha dichiarato: ''Si va verso un provvedimento di questo tipo. Vogliamo garantire lo svolgimento delle manifestazioni ma tutelando la salute". La decisione arriva dopo la riunione avvenuta in Lega calcio, a cui hanno partecipato il presidente Paolo Dal Pino e l'ad Luigi De Siervo, i consiglieri federali e rappresentanti di varie società fra i quali anche i presidenti di Lazio e Milan, Claudio Lotito e Paolo Scaroni, l'ad Giuseppe Marotta per l'Inter, il ds Fabio Paratici per la Juventus e il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni. Presenti anche i rappresentanti di Sassuolo, Atalanta, Fiorentina e Udinese. 

Coronavirus, Marotta: "Porte chiuse unica soluzione"

"Lo strumento delle porte chiuse potrebbe essere l'unico per poter portare a termine il campionato alla luce di quelle che sono le restrizioni che giustamente il governo ci sta indicando". A parlare è l'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta, al termine del consiglio della Lega di Serie A al palazzo del Coni per decidere sul calendario a causa dell'emergenza Coronavirus.

"Il Consiglio di Lega ha ratificato la proposta delle 20 società, che è quello di riprendere le partite sospese. Questa al momento è la situazione -spiega Marotta-. Il tentativo è quello di portare a termine il campionato con la massima regolarità, senza creare uno squilibrio competitivo ma lo scenario purtroppo di giorno in giorno subisce cambiamenti e nell'aria c'è anche un ulteriore provvedimento da parte del governo, per cui attendiamo. Viaggiamo a vista, riconoscendo quello che è uno stato di emergenza".

Coronavirus, Malagò: ''Il calcio si adegui alla realtà''

Sui rinvii delle partite di campionato a causa dell'emergenza coronavirus si era espresso anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: "Il calcio si deve adeguare a quella che è la realtà sotto gli occhi del paese, non può andare avanti da solo. Si deve navigare il più possibile a vista cercando di fare una programmazione". 

''Su questo tema ho già espresso un’opinione – ha sottolineato Malagò - Il calcio non può pensare di giocare una partita per conto suo, ci si deve adeguare a quelle che sono delle realtà oggettive del Paese e si deve navigare il più possibile a vista e al tempo stesso cercando di fare una programmazione che se non si può fare col pubblico, non se in alcune zone d’Italia o ovunque, lo preveda. Questa è la realtà. Io non ho titolo per parlare del calcio, penso di averlo sullo sport, non posso fare un discorso per una sola disciplina anche se è la più importante e la più ricca, e non considerare gli altri sport".

Coronavirus, a porte chiuse anche Ascoli-Chievo di Serie B

La lega di Serie B ha deciso lo svolgimento a porte chiuse della gara, "valida per l'8ª giornata di ritorno del Campionato Serie BKT 2019/2020, in programma oggi, mercoledì 4 marzo 2020 tra Ascoli e Chievo Verona" Lo comunica la lega in una nota.

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