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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Dazn non si vede" l'Antitrust avvia un'indagine: nel mirino anche Sky

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato due procedimenti istruttori per "presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori" nei confronti di Sky Italia e del gruppo Perform

Sky Italia e Dazn finiscono nel mirino dell'Antitrust. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato, su segnalazione di singoli consumatori e di alcune Associazioni di consumatori, due procedimenti istruttori per "presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori" nei confronti di Sky Italia e di Perform Investment Limited e Perform Media Services (ovvero Gruppo Perform con nome commerciale DAZN) in riferimento alla commercializzazione dei pacchetti delle partite di calcio per la stagione 2018/2019.

Le contestazioni a Sky

Secondo l'Autorità - si legge in una nota - Sky avrebbe adottato "modalità di pubblicizzazione dell'offerta del pacchetto calcio per la stagione 2018-2019 che, in assenza di adeguate informazioni sui limiti dell'offerta relativi alle fasce orarie, potrebbero avere indotto i nuovi clienti ad assumere una decisione commerciale non consapevole".

Per quel che riguarda i clienti già abbonati al pacchetto calcio, la condotta di Sky - continua l'Antitrust - "potrebbe presentare profili di aggressività in quanto - a fronte di un significativo ridimensionamento del pacchetto in relazione al numero delle partite trasmesse e in assenza dell'informativa sulla possibilità di recedere dal contratto senza penali, costi di disattivazione e senza la restituzione degli sconti fruiti - il professionista avrebbe indotto tali soggetti a rinnovare l'abbonamento nell'erroneo convincimento che l'offerta non fosse mutata".

L'Autorità sottolinea che inoltre Sky potrebbe avere violato l'articolo 65 del Codice del consumo non avendo acquisito il consenso del consumatore rispetto alla nuova opzione del pacchetto calcio 2018/2019.

Dazn, parte l’esposto contro i disservizi: “Segnale in ritardo e interruzioni” 

Quanto a Dazn l'Antitrust comunica che "sono oggetto di attenzione, da un lato, l'enfasi data al claim 'quando vuoi, dove vuoi', che farebbe intendere al consumatore di poter utilizzare il servizio ovunque si trovi, omettendo le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione; dall'altro, i messaggi che indicherebbero la possibilità di poter fruire di un 'mese gratuito' di offerta del servizio 'senza contratto', mentre in realtà il consumatore stipula un contratto per il quale è previsto il rinnovo automatico, con conseguente esigenza di esercitare l'eventuale recesso per non rinnovarlo".

Inoltre, obietta l'Autorità, "l'iscrizione per la fruizione gratuita del primo mese comporta l'automatico addebito dell'importo per i mesi successivi, in quanto il consumatore, creando l'account, darebbe inconsapevolmente il proprio consenso all'abbonamento al servizio, dovendosi attivare per esercitare il recesso e quindi evitare gli addebiti automatici". Insomma, conclude l'Antitrust, "tali comportamenti potrebbero integrare distinte pratiche commerciali scorrette, presentando sia profili di ingannevolezza che profili di aggressività".

Rivolta social contro Dazn

"Si dice Dazn ma non si vede". "Impossibile guardare una partita. Prendete provvedimenti, state diventando una barzelletta imbarazzante!" "Siete vergognosi. In Italia di cose che non funzionano ne abbiamo già abbastanza non serviva altro". Esplode sui social la rivolta degli abbonati di Dazn, il nuovo servizio di video streaming per vedere in tv gli eventi sportivi, in particolare le partite della serie A. Nel corso del weekend infatti, così come durante la trasmissione dei primi match di campionato, tanti tifosi-utenti hanno riscontrato problemi nella ricezione delle partite. Tra le principali criticità evidenziate segnale in ritardo, interruzioni e immagini sgranate.

"La forza politica che capitalizzerà il malessere contro Dazn può raggiungere anche il 50%", si ironizza su Twitter. "Ci rinuncio, non aspetto nemmeno la fine del mese di prova", protesta un altro, escludendo di abbonarsi al servizio. E ancora, c'è chi rileva "15 secondi di ritardo della telecronaca", chi domanda "Bella partita?", lamentandosi di non essere riuscito a vederla e chi, mettendo il dito nella piaga, chiede ironico: "Ma i tweet sono in differita come le partite?!"

azn risponde alle critiche: "Siamo intervenuti prontamente, un grande successo"

Una settimana fa Dazn, commentando l'esordio, anch'esso caratterizzato da immagini che saltavano, interruzioni e rallentamenti, aveva dichiarato: "Vogliamo continuare a migliorarcie stiamo lavorando per perfezionare il servizio". Su Facebook la società ha anche pubblicato nei giorni scorsi una guida in 5 suggerimenti per migliorare l'esperienza di streaming: "1) verifica la tua velocità di connessione 2) Meglio su un grande schermo 3) scegli il miglior dispositivo 4) valuta il browser migliore 5) assicurati la migliore connessione".

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