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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

Atletica, bufera doping: chiesta la squalifica di ventisei azzurri

La procura antidoping del Coni deferisce ventisei atleti azzurri: “Elusi i controlli”. Coinvolti tanti nomi di grido, punte della Nazionale: da Howe a Meucci, da Donato a Greco, da Pertile alla Incerti. Olimpiadi di Rio a rischio

ROMA - Sono ventisei gli atleti deferiti con richiesta di squalifica di due anni per "eluso controllo" da parte della Procura antidoping della Nado-Italia. Un vero e proprio terremoto che si abbatte sull'atletica leggera italiana. 

I provvedimenti sono stati decisi in seguito agli sviluppi dell'indagine “Olimpia” scattata nell'estate 2014. Tanti i nomi illustri coinvolti nell'inchiesta, alcune punte di diamante della Nazionale in vista di Rio 2016: Fabrizio Donato, Simone Collio, Daniele Greco, Giuseppe Gibilisco, Andrew Howe, Anna Incerti, Daniele Meucci. Per gli altri trentanove che comparivano nell'indagine, a loro volta per "mancata reperibilità ai controlli", è invece stata chiesta l'archiviazione.

"Totale fiducia nell'operato della Procura antidoping del Coni" e l'auspicio di "una rapida conclusione dell'iter giudiziario". Questo il primo commento del presidente della Federazione italiana di atletica leggera, Alfio Giomi. "Vorrei ricordare che il Consiglio federale attualmente in carica - ha ricordato - ha stabilito il 28 febbraio dello scorso anno che gli atleti, al secondo mancato controllo e/o mancata comunicazione, perdano ogni forma di assistenza da parte della Federazione; ed inoltre, che lo stesso Consiglio ha varato il 20 dicembre 2013 il "Codice etico dell'atletica italiana", che prevede, tra le altre cose, l'automatica esclusione dalle squadre nazionali per gli atleti condannati a pene superiori ai due anni di squalifica per fatti di doping".

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