rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Sport

Doping, Schwazer: "Andrò a Rio, questa volta non ho colpe"

Come quattro anni fa quando fu bloccato prima delle Olimpiadi di Londra, il marciatore altoatesino è stato trovato nuovamente positivo a un controllo antidoping a inizio 2016. Ma lui accusa: "Qualcuno non mi vuole ai Giochi"

"Oggi è il giorno più brutto della mia vita, domani starò ancora peggio". E' un atleta distrutto, caduto per la seconda volta nell'incubo del doping, l'Alex Schwarzer che si presenta in conferenza stampa dopo l'annuncio di un nuovo esito positivo a controlli antidoping a cui il marciatore, già medaglia d'oro alle olimpiadi di Pechino nel 2008, e tornato a correre solo dallo scorso aprile dopo la sospensione per doping alla vigilia dei Giochi di Londra 2012.

"Oggi non devo scusarmi con nessuno. Non ho fatto errori. Non ho sbagliato - ha cominciato così la sua conferenza stampa l'olimpico altoatesino dopo la positività ad un controllo antidoping di cui è accusato - Come quattro anni fa sono di nuovo qua a metterci la faccia per rispetto nei miei confronti e chi mi è vicino - ha detto - Sono stato informato ieri di questa positività e non posso dire tanto. E' un incubo per me perché è la peggior cosa che poteva accadere. Posso giurare che ora si andrà in fondo. Ho investito troppo in questo ritorno. Sto dando tanto, forse troppo così come chi mi aiuta e mi sta vicino".

LE ACCUSE - "C'è una ostilità grande. Molti mi hanno ostacolato nel cercare di non farmi vincere a Roma. Qualcuno non vuole che io vada alle Olimpiadi. Io ancora ci credo". Promette una battaglia senza tregua: "Se non riusciamo perché è il 22 giugno. I tempi sono stretti ma quello che è accaduto con questa provetta io darò il 100 per cento per chiarire. In questi ultimi quattro anni ho fatto una serie di passi davanti al giudice. Ho inguaiato anche qualcuno. Tutto quello che ho fatto in questi 4 anni lo rifarei. Da Atleta vero non si poteva fare meglio". So benissimo che un atleta che è già stato trovato positivo per qualcuno ha poca credibilità. Molti pensano che quello che dico lascia il tempo che trova. Io voglio dire che Donati ha impiegato la sua vita contro il doping come anche altre persone. Spero che ci pensiate due volte prima di attaccare loro. Con me mi ci sono abituato. Se vinci sei il top. Se perdi sei il peggio. Io mi sono abituato ma con queste persone spero che ci sia la correttezza di pensarci due volte"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Doping, Schwazer: "Andrò a Rio, questa volta non ho colpe"

Today è in caricamento