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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Sì alle seconde squadre": Costacurta annuncia la rivoluzione del calcio italiano

Proprio come il Real Madrid Castilla e il Barcellona B, squadre che militano nelle categorie inferiori e permettono ai club di far giocare i proprio giovani talenti in tornei competitivi e non in campionati "primavera", anche i club italiani lo potranno fare

Il subcommissario della Figc Alessandro Costacurta si trova in una posizione difficile: trovare le soluzioni per ridare linfa vitale al movimento calcistico dopo la delusione della mancata qualificazione ai mondiali, e farlo in fretta.

In una lunga intervista a Rivista Undici annuncia le prime grosse novità: riguarda le seconde squadre. Proprio come il Real Madrid Castilla e il Barcellona B, squadre che militano nelle categorie inferiori e permettono ai club di far giocare i proprio giovani talenti in tornei competitivi e non in campionati "primavera", anche i club italiani lo potranno fare. 

"Ci sarà un bando - dice Costacurta - I club di Serie A potranno chiedere di iscrivere il loro secondo team al campionato di Lega Pro. Le squadre B saranno composte da calciatori under 21, con la possibilità di introdurre due fuoriquota under 23. Le secondo squadre che i club di A decideranno di iscrivere giocheranno in Lega Pro e occuperanno i posti dei club che non si iscrivono".

"Le squadre B saranno composte di calciatori under 21, con la possibilità di introdurre due fuoriquota under 23. E dovranno avere in rosa un numero minimo di giocatori convocabili per le Nazionali italiane che stiamo definendo. Le squadre parteciperanno al campionato regolarmente, potendo essere promosse o retrocedere. Con un'unica limitazione: non potranno mai giocare nel campionato della prima squadra" ha detto Costacurta. 

Dopo aver elencato i talenti da cui la nazionale può e deve ripartire (Donnarumma, Caldara, Romagnoli, Rugani, Pellegrini, Bernardeschi, Chiesa), Costacurta apre anche all'ingresso di nomi di prestigio come Maldini e Pirlo in federazione "Credo che gli ex giocatori, o comunque persone che sono state in campo, debbano occuparsi del Club Italia e del settore tecnico".

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