"Sono caduta in depressione per colpa della mia compagna di stanza al college, perchè faceva incessantemente sesso davanti a me". Questa in estrema sintesi la denuncia di Lindsay Blankmeyer, una studentessa neolaureata dello Stonehill College, nel Massachusetts.
La giovane ha sporto denuncia contro la direzione del college, un'università cattolica, perchè, dopo aver chiesto di essere cambiata di stanza, questi non avrebbero assecondato le sue richieste.
Ma cosa succedeva in quella stanza? Lindsay era la "roommate" di tale Laura Sidla, una seducente bionda dagli appetiti sessuali, a detta della sua coinquilina, irrefrenabili. La ragazza era solita fare sesso, e molto spesso, con il suo fidanzato, anche quando era presente Lindsay, e quando il fidanzato non c'era si collegava per ore a siti di incontri online per praticare il cybersex... e sempre con la sua compagna di stanza vicino.
Lindsay, a causa di questi comportamenti, è caduta in forte depressione, fino a essere costretta ad abbandonare temporaneamente il college per curare quella che i medici hanno definito come "depressione con istinti suicidi e sindrome da deficit di attenzione".
"L’istituto di Shonehill ha rifiutato la richiesta di una stanza singola" si legge nella denuncia presentata dalla ragazza, ma il college replica che Lindsay "non ha mai rivelato al personale universitario che i suoi problemi derivassero dall’intensa attività sessuale della compagna di stanza”.
Non sappiamo come andrà a finire la querelle giudiziaria, ma una cosa è certa: questo sembra solo l'inizio di una telenovela mediatica molto piccante della quale aspettiamo di vedere il seguito. Anche perchè la "focosa" Laura Sidla non ha ancora detto la sua.