Chris Gard e Connie Yates, avevano chiesto più tempo per restare con il figlio dopo essere stato trasferito dall'Ospedale di Great Ormond Street nella struttura protetta dove il piccolo Charlie Gard è morto a soli 11 mesi
I genitori avrebbero voluto uno staff medico presso la struttura per malati terminali, ma l'ospedale glielo ha negato dichiarando che non è nell'interesse del bambino vivere per un periodo prolungato in un hospice. A breve sarà interrotta la respirazione artificiale
Mary MacLeod, presidente del nosocomio britannico ha denunciato l'arrivo di diversi messaggi minatori contro lo staff: “Ne arrivano a migliaia e per strada ci hanno segnalato degli atteggiamenti ostili”
Il celebre neurologo Michio Hirano sottoporrà il piccolo a nuove analisi per erificare le possibilità date da una terapia sperimentale, con l’obiettivo di tenerlo in vita
Secondo un equipe composta da cinque medici, tra cui uno italiano, esiste una possibilità su dieci di salvare la vita al piccolo. Intanto un ospedale americano ha messo a disposizione un nuovo medicinale sperimentale
"Siamo preoccupati per un caso che infrange i valori fondamentali dellʼEuropa", si legge nella lettera sottoscritta al Parlamento Europeo. Ma dall'Inghilterra arriva un secco no al trasferimento di Charlie al Bambin Gesù