Oggi è ancora giornata di consultazioni in Parlamento. Intanto però le combinazioni possibili per una maggioranza "larga" svelano che ci sono due aghi della bilancia (Lega e M5s) e un rischio. Che farebbe saltare tutto e porterebbe alle elezioni ad aprile. A meno che...
Il partito non sono d'accordo sul documento che avrebbero dovuto firmare le forze di maggioranza. Il presidente della Camera va da Mattarella. Salta tutto?
Mentre i renziani dicono che è a rischio, il premier chiama l'ex presidente della Consulta per sondare la sua disponibilità a entrare nella squadra dei ministri. La presidente dei deputati renziani è l'altra indiziata per le infrastrutture o la Difesa
Mentre l'Esploratore Fico è atteso al Quirinale, fonti vicine a Matteo Renzi fanno sapere che la trattativa è a un passo dalla rottura. E così il nome del premier torna in gioco. L'alternativa è Mario Draghi. Con un governo istituzionale e una nuova maggioranza
Fico è atteso entro domani al Quirinale per riferire l'esito degli ultimi tre giorni di consultazioni. I renziani avrebbero posto il tema di utilizzare almeno una parte delle risorse del Fondo salva stati. Duro il no dei 5 stelle che invece vorrebbero completare la riforma degli ammortizzatori sociali
Il portavoce del premier ieri è stato accusato di aver fatto oscurare Renzi dal Tg1. Nei giorni scorsi i giornali hanno scritto che Italia Viva chiedeva la sua testa. E se Conte diventa ministro degli Esteri, lo porterà con sé o lo sacrificherà sull'altare del rimpasto?
La parola chiave è cronoprogramma: un patto di legislatura per un governo politico su cui accordarsi prima di scegliere il premier. Un programma scritto con temi e tempi da affrontare. Che però nasconde obiettivi ben precisi
Barbara Lezzi (leggi Di Battista) aveva posto il veto, Cabras una interrogazione sul viaggio in Arabia, ma la ragion di stato ha piegato i più oltranzisti: la svolta per il conte-ter
Italia Viva chiede a Mattarella un mandato esplorativo per il presidente della Camera. Ufficialmente per non bruciare l'Avvocato del Popolo e definire un programma. Ma la strategia potrebbe invece essere diversa. E portare al cambio dell'inquilino di Palazzo Chigi
Se il premier non riuscisse a varare il Conte-Ter il presidente Mattarella sarebbe costretto a guardarsi intorno: il nome della giudice emerita della Corte Costituzionale potrebbe essere il suo piano B. E sarebbe una scelta coraggiosa
La traiettoria del 48enne, da Frankenthal in Germania a Palazzo Chigi, passando attraverso la prima mitica edizione del Grande Fratello e una laurea in Ingegneria elettronica, è un unicum nel panorama attuale. La sua avventura da portavoce del premier forse è finita
Ieri sera una new entry in maggioranza: Luigi Vitali, ex Forza Italia. L'obiettivo della maggioranza assoluta a Palazzo Madama è ancora lontano. Intanto il premier aspetta il nuovo incarico per cominciare a trattare con Italia Viva. Che alza il prezzo dell'appoggio al nuovo governo
Il Conte-Ter e la formula del governo di salvezza nazionale. I Responsabili senza numeri. Il rischio che il premier si bruci. I nomi alternativi a Conte per un nuovo esecutivo. I sei scenari sul tavolo di Mattarella. Le prossime scelte del presidente della Repubblica
Il gruppo dei Responsabili nasce senza numeri per garantire la maggioranza al Senato. Il Quirinale per un nuovo incarico chiede all'Avvocato numeri certi. Ma quelli può garantirli solo Italia Viva. Intanto il Cavaliere scende in campo
“Le diffuse sofferenze dei cittadini, il profondo disagio sociale e le difficoltà economiche richiedono una prospettiva chiara e un governo che abbia una maggioranza più ampia e sicura”, scrive su Facebook il premier dimissionario
Alcuni nomi "insospettabili" avrebbero aderito al gruppo di Responsabili che dovrebbe formarsi prima dell'apertura delle consultazioni. Ma tutti smentiscono per fornire al nuovo governo dell'avvocato i voti necessari per raggiungere la maggioranza al Senato.
Il leader di Italia Viva ha ottenuto le dimissioni di Conte. Ma adesso per lui si apre un'altra partita. Che prevede la scelta di un nuovo premier attraverso l'intesa con Berlusconi. O un ritorno in maggioranza alle sue condizioni. La prima riguarda la sua fedelissima
Anche se gli alleati hanno promesso un nuovo incarico per formare un altro governo in cambio delle dimissioni oggi, non è detto che questo accada davvero domani. E comunque la strada del ritorno a Palazzo Chigi è ancora stretta. Perché mancano i numeri. Ma ci sono tanti nomi alternativi. Ecco quali
Oggi il premier si presenterà da Mattarella suggerendogli di dargli un nuovo incarico. Ma non è detto che il Quirinale glielo conceda. E, soprattutto, è possibile che il tentativo fallisca. Come è già accaduto in altre occasioni
Gli scenari possibili dopo l'uscita dell'avvocato da Palazzo Chigi: un nuovo incarico per il Conte-Ter, un altro premier con la stessa maggioranza o un cambio radicale con il centrodestra al potere. Oppure le elezioni
Nelle ultime ore si moltiplica il pressing per spingere il premier a salire al Colle e lasciare l'incarico. Il piano prevede il ritorno a Palazzo Chigi con una nuova maggioranza allargata a pezzi di centrodestra. Ma l'avvocato non si fida
Mercoledì 27 gennaio il governo rischia di andare sotto in Senato sulla relazione di Bonafede. Ma il presidente del Consiglio accarezza l'idea di una salita al Colle il giorno prima e di un reincarico che porterebbe al suo terzo esecutivo. Ma intanto Mastella suggerisce di sbattere fuori dalla maggioranza i grillini. E i conti ancora non tornano
Lo spauracchio delle elezioni anticipate sono più vicine di qualche giorno fa. E le intenzioni di voto pubblicate da Alessandra Ghisleri potrebbero spingere i "renziani" verso un ricongiungimento in maggioranza. O per Italia Viva si aprirebbe la diaspora
I 10 giorni di Conte per la ricerca dei responsabili partono in salita. Goffredo Bettini stronca il governicchio: "Senza ampia maggioranza nessun Conte ter". E Di Maio pone la questione morale sull'apertura ai centristi dopo il caso Cesa