Pietro, il fratello di Emanuela, ha assistito alla prima seduta: "Se non esce qualcosa di importante anche questa volta vuol dire che permane la volontà di nascondere la verità"
La famiglia Orlandi si difende dopo quanto trapelato nelle ultime ore in seguito alle dichiarazioni di un possibile coinvolgimento dello zio di Emanuela nella sua scomparsa
In una intervista a Today.it Pietro Orlandi accusa senza mezzi termini il Vaticano di aver nascosto informazioni che avrebbero potuto far ritrovare la sorella Emanuela Orlandi
Abbiamo chiesto a Pietro Orlandi cosa direbbe a Papa Francesco se potesse parlare direttamente con lui della sparizione di sua sorella Emanuela Orlandi
I manifesti con il volto della cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 tappezzano tutta Italia da giorni. Il motivo? Una serie uscita ora su Netflix fa riaccendere i riflettori sul caso Emanuela Orlandi, ancora oggi pieno di dubbi. Il fratello Pietro Orlandi racconta a Today.it i dettagli inediti della vicenda
Intervista al fratello di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa 38 anni fa in circostanze misteriose. "Tra le gerarchie vaticane ci sono persone che sono a conoscenza di quello che è accaduto ed è assurdo che continui ad esserci questo silenzio", dice a Today
Il fratello Pietro continua a chiedere “verità” in nome della sorella, al centro di uno dei casi più oscuri della cronaca del nostro Paese, tra indagini, sospetti e misteri
Il direttore editoriale dei media vaticani ribadisce: la decisione di aprire le tombe nel Cimitero Teutonico, trovate poi vuote, è stata presa in segno di vicinanza alla famiglia della ragazza scomparsa, ma non è stata certo "un'ammissione da parte vaticana di un possibile coinvolgimento nell'occultamento di un cadavere"
L’eventuale ritrovamento dei resti di Emanuela Orlandi all’interno delle due tombe potrebbe aprire il sipario su uno dei misteri più inquietanti della nostra epoca. Le parole del fratello Pietro
Dopo le segnalazioni giunte alla famiglia il Vaticano ha acconsentito alla riapertura di due tombe. L'avvocato Laura Sgrò: "La prudenza è d'obbligo ma è una verifica che va fatta"
La verità è lontana, la volontà di andare avanti fino alla fine immutata. Per "rompere il silenzio", a 36 anni dalla scomparsa sabato prossimo con un sit in a piazza Apollinare a Roma la famiglia di Emanuela Orlandi tornerà a chiedere giustizia
Pietro Orlandi, il fratello della giovane scomparsa 36 anni fa: "Forse in Vaticano si sono resi conto che è inutile continuare a negare. Sento che c'è qualcosa in più questa volta in merito a quella tomba nel cimitero teutonico vaticano rispetto alle segnalazioni del passato"
Secondo l'avvocato Laura Sgrò la Segreteria di Stato avrebbe aperto un'indagine sul caso della giovane sparita nel nulla il 22 giugno del 1983. Il fratello: "Speriamo sia arrivato il momento della verità"
In una lettera all'avvocato della famiglia Orlandi l'ipotesi che un loculo del cimitero teutonico possa custodire i resti della ragazza scomparsa trentasei anni fa. I familiari scrivono al cardinale Pietro Parolin. Monsignor Girotti: "Pura leggenda, bufala, caso chiuso"
Pietro Orlandi: "Per la Chiesa la scomparsa di Emanuela è un argomento chiuso; dentro di me il livello di rabbia sale ogni giorno di più, ultimamente la rabbia sta superando il dolore"
L'intervista di Pietro Orlandi a Today. L'ipotesi della trattativa Procura-Vaticano. Dopo 35 anni di misteri e silenzi, il fratello di Emanuela non si arrende: "Continuerò a cercare la verità"
In attesa degli esiti degli esami del Dna per verificarne la compatibilità con quello di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, proseguono le indagini sulle ossa ritrovate nella Nunziatura apostolica in via Po a Roma mentre c'è un'altra ipotesi al vaglio degli inquirenti
Il ritrovamento durante lavori di ristrutturazione in un locale annesso alla Nunziatura Apostolica: serviranno indagini scientifiche approfondite; si cerca di capire se possa esserci un collegamento con il caso Orlandi o con la scomparsa di Mirella Gregori
Maria Pezzano Orlandi, madre della ragazza scomparsa il 22 giugno del 1983 a Roma in circostanze misteriose: "Figlia mia, oggi compi cinquant'anni. Non ci arrenderemo mai"