Gli spostamenti di consenso fanno venire il mar di mare ai partiti, che, spiazzati, rispondono inseguendo il "sentiment del giorno". Intanto i Governi cambiano, i gruppi si spaccano e si cercano formule magiche per i prossimi appuntamenti elettorali. Facciamo il punto per capire come stanno i partiti alle prese con i mille cambi di casacca e un consenso sempre più mutevole
È quanto si evince da un documento circolato tra i diplomatici europei e diventato di dominio pubblico nelle scorse ore. Il nostro Paese ha ordinato il 98,2% dei vaccini a cui avrebbe avuto diritto nel primo semestre, lasciando le fiale extra ad altri Stati dell’Unione. La decisione è stata presa nei mesi scorsi e non sono date a sapere le ragioni del governo italiano, guidato allora da Conte
Dopo tre anni di aspettativa, l'ex premier riprende questo pomeriggio a essere un docente di diritto privato. Un rientro "in pompa magna" come lo definiscono polemicamente gli studenti di un collettivo. Il pressing del M5s però è evidente. Fraccaro: "E' lui l'uomo giusto per guidarci". L'avvocato non ha alcuna intenzione di prendere decisioni avventate
L'ex portavoce di Palazzo Chigi immagina (o almeno auspica) un ruolo da leader di partito più che da "federatore". Ma per ora la politica è lontana: il 1° marzo "l'avvocato del popolo" tornerà ad insegnare a Firenze
Dopo il saluto con Draghi nel rito della campanella l'ex premier è stato salutato dagli applausi a Palazzo Chigi e da quasi un milione di like su Facebook. Ma ora per lui comincia la battaglia più difficile. Perché gli italiani odiano chi perde
Se i mercati azionari sembrano aver già accordato la fiducia all'ex presidente della Banca centrale europea nei palazzi della politica si valutano le prospettive e si delineano le posizioni dei partiti che potranno, o meno, appoggiare il nuovo governo
E' già stata scritta la parola fine sull'ascesa di colui che dopo le elezioni di tre anni fa si presentò come "l'avvocato del popolo"? Non è affatto detto, ma la strada è stretta e in salita. Tutti gli scenari e le indiscrezioni sul futuro politico del docente di diritto privato sconosciuto ai più fino alla primavera del 2018: forse non è finita la sua avventura
Nel minuscolo comune del sub-appennino Dauno, nel nord-ovest della Puglia, al confine con Campania e Molise, Giuseppe ha le sue radici. E tanti estimatori, anche oggi che le sue possibilità di restare a Palazzo Chigi sono ridotto al lumicino (per usare un eufemismo)
Il portavoce del premier ieri è stato accusato di aver fatto oscurare Renzi dal Tg1. Nei giorni scorsi i giornali hanno scritto che Italia Viva chiedeva la sua testa. E se Conte diventa ministro degli Esteri, lo porterà con sé o lo sacrificherà sull'altare del rimpasto?
Se il premier non riuscisse a varare il Conte-Ter il presidente Mattarella sarebbe costretto a guardarsi intorno: il nome della giudice emerita della Corte Costituzionale potrebbe essere il suo piano B. E sarebbe una scelta coraggiosa
Il gruppo dei Responsabili nasce senza numeri per garantire la maggioranza al Senato. Il Quirinale per un nuovo incarico chiede all'Avvocato numeri certi. Ma quelli può garantirli solo Italia Viva. Intanto il Cavaliere scende in campo
A tessere le trame dei responsabili è Bruno Tabacci che presterà il simbolo del Centro democratico ai costruttori che domani al Senato (e poi forse anche alla Camera) daranno vita al nuovo gruppo. De Falco assicura: "Siamo già una decina". E Conte potrebbe fare a meno di Renzi
Alcuni nomi "insospettabili" avrebbero aderito al gruppo di Responsabili che dovrebbe formarsi prima dell'apertura delle consultazioni. Ma tutti smentiscono per fornire al nuovo governo dell'avvocato i voti necessari per raggiungere la maggioranza al Senato.
Il presidente del consiglio ha appena lasciato Palazzo Chigi per salire al Colle dove incontrerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e rassegnerà le dimissioni. Cosa succede adesso
Oggi il premier si presenterà da Mattarella suggerendogli di dargli un nuovo incarico. Ma non è detto che il Quirinale glielo conceda. E, soprattutto, è possibile che il tentativo fallisca. Come è già accaduto in altre occasioni
Domani mattina alle 9 è stato convocato il Consiglio dei ministri. Alla riunione il presidente del consiglio comunicherà le sue dimissioni. Poi salirà al Colle. Per ottenere un nuovo incarico?
Nelle ultime ore si moltiplica il pressing per spingere il premier a salire al Colle e lasciare l'incarico. Il piano prevede il ritorno a Palazzo Chigi con una nuova maggioranza allargata a pezzi di centrodestra. Ma l'avvocato non si fida
Dopo Mastella un altro aspirante "salvatore" promette di raccogliere voti in Senato e viene ricevuto (da Di Maio) a Palazzo Chigi. Ma l'operazione non decolla. Lui però continua a dare consigli: "L'avvocato si dimetta, poi si farà un nuovo governo. Altrimenti c'è il voto"
Italia Viva pronta al no alla relazione di Bonafede sulla Giustizia mercoledì o giovedì. I numeri del pallottoliere dicono che l'esecutivo non arriverebbe a 150. Ma il premier non intende dimettersi prima e cerca senatori per salvarsi
Mercoledì 27 gennaio il governo rischia di andare sotto in Senato sulla relazione di Bonafede. Ma il presidente del Consiglio accarezza l'idea di una salita al Colle il giorno prima e di un reincarico che porterebbe al suo terzo esecutivo. Ma intanto Mastella suggerisce di sbattere fuori dalla maggioranza i grillini. E i conti ancora non tornano