Il governo nazionale libico di Al Serraj giustifica l'accordo militare con la Turchia per "riequilibrare" il conflitto che da Aprile vede le milizie della Cirenaica guidate da Aftar marciare verso Tripoli. Sul campo anche Egitto e mercenari russi
L'annuncio della "battaglia decisiva" per "avanzare verso il cuore di Tripoli" ha fatto scattare un incremento delle misure di sicurezza mentre si teme che la recrudescenza degli scontri possa causare un vero e proprio bagno di sangue
Yousef era nato in un centro di detenzione per migranti in Libia sette mesi fa: oggi insieme a un gruppo di 98 rifugiati è arrivato in Italia grazie alla terza evacuazione umanitaria realizzata dall'Unchr dall'inizio del 2019. "Oltre 3.600 persone ancora detenute nei campi libici"
Due imbarcazioni sarebbero affondate nel Mediterraneo: lo riportano le agenzie delle Nazioni Unite spiegando come 145 migranti sarebbero stati portati in salvo sulle coste libiche. I superstiti hanno raccontato come fossero stati in centinaia su due imbarcazioni capovolte al largo di Al Khoms
Tensione alta alle porte di Tripoli. Le forze del maresciallo Haftar hanno dichiarato "l'ora zero" della propria offensiva volta alla conquista della capitale
Il ministro degli Interni del governo Sarraj ha ammesso che non riesce più a garantirne la sicurezza. Intanto le forze del generale Haftar, sostenuto dalla Francia, accusano Salvini e "le sue politiche razziste"
Mattarella ha firmato il decreto sicurezza bis che consente di multare le navi che non rispettano il divieto di entrare nei porti italiani. Il ministro dell'Interno alla Sea Watch: "Vadano verso in Nord Europa"
La testimonianza diretta di due capimissione di Medici Senza Frontiere su quello che succede nella Libia infiammata dal conflitto, dove a rischio ci sono sia i civili sia i migranti e rifugiati bloccati nei centri di detenzione
"Servono corridoi umanitari". L'appello delle Nazioni Unite mentre a Tripoli la situazione peggiora di giorno in giorno. Intanto l'Italia è il primo Paese ad accogliere rifugiati: un aereo partito da Misurata ha raggiunto Roma con 146 persone a bordo
Medici Senza Frontiere chiede “misure concrete per proteggere i civili e le infrastrutture civili, compreso il personale medico, evitando gli attacchi indiscriminati nelle aree densamente popolate”, oltre alla “immediata evacuazione dal paese degli oltre 3.000 rifugiati e migranti intrappolati nei centri di detenzione vicini ai combattimenti”
Telefonata Conte-Trump: "Rischi di una crisi umanitaria". L'Onu ha preso cura di Onu di oltre 400 migranti, ma restano oltre 2.700 rifugiati e migranti detenuti e bloccati in Libia. Intanto l'Italia ha rifinanziato l'Unhcr con 5 milioni di euro
Le violenze in Libia sembrano non risparmiare nessuno: tra le vittime anche sei medici mentre diverse ambulanze sono andate distrutte nei combattimenti tra le milizie attorno a Tripoli
Medici Senza Frontiere conta migliaia di sfollati in fuga dalle proprie case a Tripoli che si vanno ad aggiungere ai 1.300 migranti intrappolati nei centri di detenzione in Libia: le Nazioni Unite tramite l'Unhcr chiedono il loro immediato rilascio
Le forze che si sono mosse dalla cirenaica al comando di Haftar avrebbero mandato nel caos il sistema di contenimento dei migranti. L'agenzia Onu Unhcr ha detto di non poter operare in condizioni di sicurezza. Medici senza frontiere: "Centinaia in trappola"
L'Italia teme che quello libico si trasformi in un conflitto lungo e a bassa intensità. Rischio guerra civile, Conte: "Non possiamo permettercela". Minniti: "Sarebbe emergenza straordinaria anche in termini di sicurezza". Due i grandi temi: migranti e petrolio
Haftar ha invitato Tripoli ad arrendersi, e i suoi abitanti a sventolare bandiera bianca o rimanere in casa per non essere presi di mira. L'escalation nel giorno della visita in Libia del segretario generale dell'Onu Guterres
Gli 007 italiani confermano i dati che parlano di una "contrazione senza precedenti" degli arrivi via mare: merito del rafforzamento della guardia costiera libica e del contrasto all'attività delle Ong. Tuttavia una inchiesta britannica accusa Italia, Ue e Lega Araba
Nuovo naufragio nel Mediterraneo: si temono diversi morti. Nelle aree Sar davanti alle coste della Libia stanno operando tre ong: Mediterranea, Sea Watch e Proactiva
Nessun documento finale alla conferenza sulla Libia. Ma cosa è stato deciso allora a Palermo? L'unico vero successo è stato quello di non registrare passo indietro verso la Conferenza nazionale preludio delle elezioni in Liba.
Manifestazione a Palermo nel giorno dell'apertura della conferenza internazionale per pacificare la Libia. Presente il presidente egiziano e i manifestanti ricordano Giulio Regeni. Rabbia di abitanti e commercianti della zona: "Abbiamo dovuto rinunciare ad andare a lavorare"
L'inviato Onu Salamè: "In Libia ci saranno almeno 200.000 combattenti appartenenti alle varie formazioni militari ai quali da cinque anni lo Stato libico ha dato una sorta di copertura; riscuotono gli stipendi dallo Stato ma prendono ordini dai leader delle milizie"
La Conferenza internazionale sulla Libia, che l'Italia vuole organizzare a Palermo il 12 e 13 novembre, presenta troppe incognite. La riuscita o meno dipende dal livello dei partecipanti: Putin non ci sarà. Non c'è nemmeno una lista - seppur ufficiosa - degli ospiti
Scontri tra milizie rivali, e l'assalto alla capitale sarebbe ormai prossimo. È stato di emergenza. L'ambasciata italiana in Libia resta aperta (per ora)