È la decisione, in rito abbreviato, del gup del Tribunale di Roma Nicola Di Grazia, su richiesta del pm Francesco Scavo. Il processo a carico di Prato comincerà il 10 aprile
I messaggi destinati alla famiglia erano stati scritti nell'albergo nella zona di piazza Bologna a Roma, dove il 30enne è stato salvato da un tentativo di suicidio
In base ai risultati consegnati dai carabinieri del Ris non risulterebbero evidenziate tracce sul coltello e sul martello utilizzati per uccidere il giovane Luca Varani, morto durante un festino a base di sesso e droga in un appartamento a Roma lo scorso 3 marzo
A Panorama risulta che si tratti di una ripresa angosciosa, anche se di pochi secondi: immagini in movimento, che partono dal salottino della casa di Foffo e arrivano fino alla camera da letto, dove ritraggono la vittima agonizzante con accanto l`altro presunto omicida, Marco Prato, ancora vestito da donna
Il giovane romano arrestato insieme a Marco Prato per il brutale omicidio di Luca Varani replica alla lettera che gli aveva indirizzato l'autore nel 1991 del massacro dei propri genitori
Manuel Foffo voleva donare un milione di euro come risarcimento ai genitori di Luca Varani. La replica arriva immediatamente: "Non abbiamo bisogno dei soldi dell'assassino di nostro figlio, quello è un denaro maledetto e non lo accetteremo mai e la sola idea di donarcelo è un ulteriore affronto al nostro dolore"
Tornato in libertà nel 2013 dopo aver scontato 22 anni di carcere, il killer di Montecchia di Crosara mette in guardia il giovane accusato dell'omicidio di Luca Varani: "Ti aspettano l'isolamento e la disperazione, ma posso capire perché volevi ammazzare tuo padre"
Marta Gaia, la fidanzata di Luca Varani, il giovane brutalmente ucciso a Roma da Marco Prato e Manuel Foffo, ha rilasciato una toccante intervista a "Chi l'ha visto?"
"Io credo a Manuel, alla sua onestà e alla sua sincerità. Tutto quello che ho sentito mi sembra anomalo, impossibile. Ho sempre visto mio figlio come un ragazzo maturo e responsabile" dice a Repubblica la madre di Manuel Foffo
L'avvocato del ragazzo reo confesso dell'omicidio del 23enne romano: "Il pubblico ministero continua a contestargli l'aggravante della premeditazione, nonostante la decisione del gip di farla cadere"
"La prima e l'ultima coltellata l'ha inferta Marco Prato. Io spero soltanto che esca la verità". Torna a parlare Valter Foffo, padre di Manuel, accusato dell'omicidio di Luca Varani
I genitori di Luca Varani, il giovane torturato e ucciso a Roma da Marco Prato e Manuel Foffo, parlano per la prima volta. Il dolore è troppo profondo, non c'è spazio per la comprensione davanti a tale crudeltà: l'articolo della Stampa
"Qualsiasi sia la verità quella la saprà solo ed unicamente Luca, se anche ammesso e non concesso le orribili dicerie fossero vere, non si può fare una fine così tragica e lasciare impuniti pazzi assassini. Lotterò per la verità e lotterò per la giustizia" scrive la fidanzata del ragazzo ucciso a Roma da Marco Prato e Manuel Foffo
Poche ore prima di drogare, torturare e poi uccidere Luca Varani, Marco Prato avrebbe narcotizzato un altro dei giovani passati per la casa di via Giordani in quelle ore. E' quanto ha spiegato in uno degli interrogatori Manuel Foffo
Manuel Foffo ha detto ai pm di aver visto video di stupri sul telefonino di Prato. I due intanto continuano ad accusarsi a vicenda dell'omicidio di Luca Varani
Dai risultati dell'autopsia emerge che il decesso del 23enne è avvenuto in seguito ad uno shock dovuto al dissanguamento. Il cadavere del giovane martoriato da coltellate e martellate
Ledo Prato, nome noto nel panorama culturale romano, scrive una lettera sul suo blog: "Metto in conto tutto e devo essere pronto a tutto. Posso farcela, lo devo alla mia famiglia"
Come riporta il Corriere della Sera, in casa quella sera c'era anche un quarto uomo, un soldato che ha partecipato al festino. Ma nell'appartamento di Foffo sono passate anche altre persone
Gli investigatori stanno cercando la donna di circa 25 anni dai capelli biondi che, proprio la mattina dell'omicidio, è stata vista parlare con Luca in uno scompartimento del treno preso dal giovane per raggiungere Foffo e Prato
"Il ragazzo è profondamente pentito di quello che ha fatto", spiega il legale di uno degli accusati. Le prime informazioni sull'esame autoptico rivelano come le ferite al collo siano servite "solo" a prolungare la tortura