rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Tech

App anti-suicidio negli smartphone dei giovani: l'esperimento della Corea

L'idea è di inserire negli smartphone dei ragazzi un'applicazione che de facto passerebbe al vaglio l'utilizzo della rete, della messaggeria, dei social network: in caso di presenza reiterata di parole "legate al suicidio", scatterà l'invio di un sms ai genitori, per allertarli sul pericolo di un gesto inconsulto dei loro figli

Il fenomeno dei suicidi tra giovani e giovanissimi in Corea del Sud ha assunto i confini dell'emergenza. E il governo correi ai ripari anche grazie alla tecnologia. La Corea del Sud tenta la via delle app per cercare di arginare il fenomeno dei suicidi tra i giovani, con un'iniziativa che già suscita dubbi e critiche. L'idea è di inserire negli smartphone dei ragazzi un'applicazione che de facto passerebbe al vaglio l'utilizzo della rete, della messaggeria, dei social network: in caso di presenza reiterata di parole "legate al suicidio", scatterà l'invio di un sms ai genitori, per allertarli sul pericolo di un gesto inconsulto dei loro figli.

"Il suicidio dei giovani è diventato un problema sociale che necessità di misure preventive sistematiche e ambiziose", afferma il ministero dell'Educazione in una nota con cui annuncia l'iniziativa. L'installazione delle app anti-suicidio non è obbligatoria, ma le autorità sperano che abbiano successo. "Auspichiamo che le applicazioni vengano adottate velocemente dalle scuole, dagli allievi e dai genitori in tutto il Paese", ha commentato un funzionario dello stesso dicastero. La Corea del Sud ha il triste primato del tasso di suicidio più elevato tra i Paesi Ocse, con 29,1 casi su 100mila abitanti (dato 2012), ovvero 40 suicidi al giorno.

Le statistiche mostrano che sono particolarmente a rischio gli studenti che si preparano al difficile esame di ammissione all'università, da cui dipende il loro futuro. Secondo dati ministeriali, 878 studenti si sono suicidati tra il 2009 e il 2014, di questi 118 solo l'anno scorso. Oltre il 50% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ammette di aver pensato al suicidio, secondo uno studio realizzato dalla Fondazione sudcoreana per la promozione della salute.

Ma "l'iniziativa app" non convince molti, in particolare è stata accolta con estrema cautela dagli insegnanti, che sottolineano come sia piuttosto urgente intervenire sulle cause che sui sintomi del malessere dei ragazzi. Il sindacato degli insegnanti e dei professionisti del settore educativo hanno anche sollevato la questione del rispetto della privacy e ha proposto di avviare una revisione dell'esame pre-universitario, fonte di enorme stress per i giovani sudcoreani.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

App anti-suicidio negli smartphone dei giovani: l'esperimento della Corea

Today è in caricamento