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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La lista dei Paesi che richiedono più dati a Facebook

India e Regno Unito sempre sul podio. La Francia supera Germania. I dati nel Global Government Requests Report, redatto dal gruppo di Menlo Park (California) e riguardante il primo semestre dell’anno in corso

Gli Stati Uniti continuano a guidare, davanti all'India e al Regno Unito, la classifica dei Paesi che hanno fatto più richieste a Facebook per ottenere informazioni sugli utenti o sugli account del più grande social network al mondo. E' quanto emerge dal Global Government Requests Report, il rapporto redatto dal gruppo di Menlo Park (California) e riguardante il primo semestre dell'anno in corso. Rispetto allo stesso periodo del 2014, l'Italia è rimasta sesta mentre la Francia ha guadagnato una posizione rubando alla Germania il quarto gradino della graduatoria.

Creato per la prima volta del 2013 sulla scia del cosiddetto "datagate" - nato dalle rivelazioni della 'talpa' Edward Snowden, che ha reso pubblici i programmi segreti di spionaggio condotti dall'intelligence americana - il documento mostra che nell'arco temporale di riferimento Washington ha richiesto informazioni 17.577 volte chiamando in causa 26.579 account o utenti, in aumento dalle 15.433 volte e dai 23.667 account dello stesso periodo del 2014. E' leggermente calata la percentuale delle richieste in risposta alle quali Facebook ha prodotto almeno qualche dati così come richiesto per legge: in un anno è passata al 79,85% dall'80,15%. "Ognuna delle richieste che riceviamo viene vagliata per vedere se ha basi giuridiche e rifiutiamo o richiediamo maggiori dettagli nei casi in cui le richieste siano troppo vaghe o generali", spiega Facebook precisando che risponde "soltanto a richieste valide riguardanti casi penali".

L'India è la nazione che dopo gli Usa ha presentato più richieste di dati al social network guidato da Mark Zuckerberg. Lo ha fatto 5.115 volte per un totale di 6.268 profili (da 4.559 volte e 5.958 account del primo semestre 2014). Il Regno Unito ha voluto 'spiare' 3.384 volte per un numero complessivo pari a 4.489 profili, in aumento dalle 2.110 volte e dai 2.619 dei primi sei mesi dell'anno scorso. Rispetto al periodo gennaio-giugno del 2014, la Francia ruba la quarta posizione alla Germania con 2.520 richieste riguardanti 2.847 account, in rialzo contenuto rispetto alle 2.249 richieste e ai 2.599 profili chiamati in causa un anno prima. La Germania ha fatto domanda di informazioni 2.344 volte (da 2.537) su 2.176 utenti (da 3.078).

L'Italia ha presentato 1.816 richieste su 2.994 account o utenti, un quadro pressoché invariato se messo a confronto con il primo semestre dell'anno scorso (allora furono 1.869 le richieste su 2.658 profili). Nello stesso periodo del 2013 - equivalente alla prima edizione del rapporto, quando il nostro Paese era al quinto posto dietro alla Germania e davanti alla Francia - le richieste furono 1.705 coinvolgendo 2.306 account.

A tallonare il nostro Paese c'è solo il Brasile con 1.265 richieste (da 1.307) su 1.954 account (da 2.269). Tutti gli altri Paesi tra i 93 presenti nella tabella del rapporto, hanno richieste decisamente inferiori, talvolta pari a una unità come in Islanda, Iraq, Monaco, Russia, Slovenia, Tunisia. La Cina non ha fatto alcuna richiesta.

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