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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Sono giù di morale, like-mi su facebook"

Per ottenere consensi, gli utenti di facebook usano sempre determinati espedienti: ecco quali

La celebrità che il profeta della pop art Andy Warhol conteggiava in minuti, quindici per esattezza, come il tempo di un diritto inalienabile nella vita dell'individuo, oggi si conquista attraverso la piattaforma multimediale dei social network. Se l'autostima è in calo, aggiornare l'account facebook con uno status nazional popolare foriero della sicurezza di "like" è quello che ci vuole, come toccasana che rinvigorisca l'ego e insinui un brivido di godimento nel sentirsi, nel proprio piccolo, la star di una cerchia di fans virtuali.
Di seguito, la classifica degli status più gettonati per sollevare gli apprezzamenti.

10- Pezzi di vita. Il rapporto simbiotico instaurato con lo smartphone induce a sbandierare in simultanea qualsiasi cosa accada nel quotidiano. Condividere il clima euforico di un concerto o di un evento importante, con annessa foto e coordinate spazio-temporali @qui, è come miele spocchioso per gli "orsi rosiconi", che lanciano click al posto di bonarie saette.

9- Successo professionale. Una promozione al lavoro o un bel trenta all'esame universitario, da soli, non bastano per essere soddisfatti: servono gli auguri "iconografici" degli amici per sentirsi davvero gagliardi e l'orgoglio sale in proporzione alle congratulazioni ricevute sottoforma di notifiche.

8- Notizie ANSA. Imbrattare il proprio "wall" con frasi che rimandano ad un evento di risonanza mondiale è un altro degli amatissimi "murales" caserecci di sicuro successo. Per l'ennesima ruberia politica, "VERGOGNA"/"FATE SCHIFO" vanno per la maggiore almeno quanto le riflessioni frastornate del tipo "UN PENSIERO VA ALLA POPOLAZIONE" dopo un'improvvisa catastrofe naturale, per far sentire tutti uniti in una surreale fratellanza. I pochi che a loro volta non hanno aggiornato il proprio pensiero scritto durante le Presidenziali negli Stati Uniti, si aggregano al contatto facebookiano nel giorno in cui la predilezione americana raggiunge il picco di un'incredibile filantropia.

7- La fila. Che sia in macchina nel traffico o in piedi alle poste, l'attesa stuzzica l'irrefrenabile mania di armeggiare col telefonino. Scrivere frasi evocative di noia come "UFFA"/"CHE BARBA QUESTA FILA" chiama il sicuro apprezzamento di chi condivide quel noioso momento o si trova lui stesso a fare altrettanto.

6- Trenitalia-Alitalia. I disguidi che sistematicamente caratterizzano le compagnie di trasporto sono ambasciatori di valanghe di apprezzamenti. Dai ritardi smisurati ai guasti dei condizionatori, qualunque disservizio è utile per procacciare seguaci a favore della crociata per la guerra laica contro il "sistema Italia".

5- Meteo. Pioggia o sole, freddo o caldo: annunciare la propria temperatura corporea si rivela sempre un ottimo alleato per sentirsi vicini a chi condivide la stessa idea di clima. Facebook eleva tutti a metereologi, con la differenza che le condizioni atmosferiche non vengono annunciate in anticipo, ma manifestate contestualmente, giusto per rendere edotti del numero di coperte con cui si è soliti coprirsi o della quantità di sudore che il proprio corpo sta erogando.

4- Canzoni. Postare una canzone che esprima lo stato d'animo del momento può dimostrarsi più attraente di mille frasi. Per andare sul sicuro ed essere debitamente considerati, si punta di solito sulle hit del momento già trite e ritrite dalle radio oppure, per mietere i pochi -ma buoni- "like" di una fascia alternativa, si punta sul melodico di autori di nicchia, con annessi versi pubblicati nello status. Benvoluto, poi, è sempre chi spende parole di amarezza nei confronti dello spauracchio dei cantautori italiani Gigi D'Alessio.

3- Villeggiatura. Non si può organizzare un viaggio, partire e godersi una vacanza come si deve senza almeno una decina di "BEATO TE" che ne supportino l'iniziativa. Elogi a profusione e pollici alzati per le notizie che informano sui luoghi vacanzieri, meglio se tradotti nella lingua del luogo qualora si prediliga una meta estera, tipo "@LONDON". Anche il canonico "MILANO STO ARRIVANDO", comunque, assicura un certo gradimento sociale.

2- Morte. La triste dipartita di un personaggio dello spettacolo è sempre utile fonte da cui trarre vigorosi consensi. Il ferale cordoglio si trasmette con affabili "CIAO" seguiti dal nome proprio del defunto per evidenziare un'improbabile confidenza con lui oppure con melensi "CI MANCHERAI" che fanno tanta nostalgia. Gli amanti del languido pensiero apprezzano e il loro click è assicurato.

1- Cibo. L'elemento commestibile è il re indiscusso della classifica "cattura like": a qualsiasi ora del giorno o della notte, fotografare la pietanza e pubblicare l'immagine succulenta prima di inghiottirla è "doveroso" per preparare lo stomaco. Il pensiero di suscitare la smania livida di chi al pasto proprio non ci stava pensando o non può gustarlo in quel momento aiuta a predisporre l'appetito, poichè mangiare con una mano e conteggiare il numero di notifiche con l'altra ormai è la prassi di questa moderna "etiquette" del network.
 



 

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