Ma il WiFi fa davvero male alla salute?
Una donna inglese sostiene di aver sviluppato un'ipersensibilità alle onde emesse dagli apparecchi elettronici. Il suo non sarebbe un caso isolato
Mary Coales è una 63enne inglese che da qualche tempo è costretta a vivere chiusa in casa, impossibilitata a uscire, andare al cinema, fare la spesa. Ogni volta che esce in strada, è trafitta dai dolori ed è costretta a tornare subito in casa. L'unica soluzione è indossare una giacca speciale fatta di poliammide e argento, che la protegge dalle radiazioni provocate dal wifi e dai segnali dell'apparecchi cellulare.
Il suo caso, scrive il Daily Mail, è uno dei tanti che stanno venendo a galla in questi ultimi tempi. Mary soffre della sindrome da intolleranza e ipersensitività elettromagnetica, ossia crede che a farla ammalare siano gli apparecchi elettrici. Una convinzione diffusa tra più di 3 milioni di persone, ossia il 5 per cento della popolazione, sostiene il Daily Mail, che ritengono di soffrire di un disturbo a causa dell'elettrosensitibilità.
Chi soffre di questa sindrome, lamenta spesso dolori, mal di testa, stanchezza, nausea, problemi respiratori e - in alcuni casi - paralisi. Temono inoltre di contrarre qualche forma di cancro, insieme a malattie autoimmuni e disordini neurologici.
Non c'è nessuna prova concreta che leghi questi dolori con le onde prodotte dal wifi, ma sono numerosi gli studi che sostengono il contrario.
"L'elettrosensibilità è una malattia molto grave", ha spiegato il dottor Andrew Tresidder. "Non sappiamo esattamente perché avviene, ma, considerando quanto le nostre cellule siano sensibili ai differenti tipi di onde, come luce o suono, sarebbe sorprendente se non fossimo sensibili anche ad altri tipi di frequenze, come quelle radio".