ROMA - "Il mese di luglio inizia tra i disagi e i salassi per i pendolari delle Frecce. Da domani infatti per chi viaggia con le Frecce dovrà obbligatoriamente prenotare il posto entro la partenza programmata del treno. Sappiamo bene come funziona la vita dei pendolari: il vantaggio dell'abbonamento è proprio quello di poter pendere qualsiasi treno in base alle disponibilità, ai tempi, agli orari di lavoro. Ora con i Frecciargento e i Frecciarossa non sarà più possibile godere di questa possibilità". Lo dicono i deputati della Commissione trasporti del M5S che con il vicepresidente della Camera Luigi di Maio hanno scritto una lettera all'Ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano.

LA LETTERA - "Tale modifica, che a un primo sommario esame sembrerebbe migliorare le condizioni di viaggio degli abbonati - in quanto, secondo quanto pubblicizzato da Trenitalia, consentirebbe loro di viaggiare seduti gratuitamente - avrà in realtà un impatto negativo sulle condizioni di vita dei pendolari che, per motivi di lavoro, di studio o per impegni non prescindibili, sono costretti a viaggiare quotidianamente" continuano i deputati cinque stelle. "Cosa accadrà se non si prenoterà il posto? Si pagheranno a bordo treno 8 euro a partire dal 15 luglio". Trenitalia ha inoltre stabilito che "per ogni corsa verranno messi a disposizione degli abbonati un numero limitato di posti. Questa previsione rischia dunque di precludere alla maggior parte degli abbonati la possibilità, nelle ore di punta, di salire sul treno e costringerli quindi ad effettuare una prenotazione in un orario non più confacente alle proprie esigenze di vita".

"POVERI PENDOLARI" - Una decisione che si ripercuoterà sulla vita di pendolari: "Per capire la gravità del provvedimento - osservano - è importante evidenziare che la maggior parte degli abbonati lavora in luoghi distanti dalle stazioni di arrivo (molti pendolari proseguono il viaggio su ulteriori treni regionali), per cui arrivare in un certo orario nella città servita dal treno ad alta velocità diventa di importanza cruciale per essere puntuali, ad esempio, sul luogo di lavoro. Probabilmente questa scelta non avrebbe destato tanto clamore se, almeno negli orari di punta, ci fossero altri treni con tempi di percorrenza simili, con prezzo ed uno standard di servizio (carrozze pulite e non sovraffollate) adeguati". 

PIOGGIA DI "MULTE" - Ma ovviamente, come chiunque viaggia in treno sa perfettamente, concludono i deputati M5S, non è così, scegliere non è possibile e l'unica soluzione sarà "provarci", salire sul treno anche senza prenotazione accettando di pagare gli otto euro come se fosse un costo in più rispetto al già esoso abbonamento "e le casse di Trenitalia ringraziano".