rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Viaggi

Professione viaggiatore: il sud America visto con gli occhi di Fabio Liggeri

Due mesi e mezzo di viaggio solitario per coronare un sogno: scoprire il lato più vero e incontaminato del Sud America attraverso tutta l'Amazzonia tra paesaggi mozzafiato e persone la cui ricchezza d'animo è in grado di lasciare un souvenir indelebile nel cuore

Il suo nome è Fabio Liggeri ed è un giovane siciliano pieno di sogni e determinazione. La sua professione? Cittadino del mondo. Ebbene sì, dopo aver assaporato quelle emozioni che solo un viaggio è in grado di regalare, non riesce più a farne a meno. La sete di scoperta, come aveva annunciato in una precedente intervista a Catania Today, l'ha portato a coronare un sogno ovvero scoprire il Sud America, ma non come un classico turista ma in maniera emozionale. Fabio ha deciso di mettersi in gioco per una missione che l'ha tenuto lontano da casa per due mesi e mezzo circa ma per una giusta causa, attraversare l'Amazzonia. Nessuno prima di lui aveva documentato questo percorso e Fabio, invece, ha avuto la brillante idea di raccogliere tutto, foto, emozioni e indirizzi al fine di fare un reportage e supportare tutti coloro che avranno voglia di rifare lo stesso viaggio.

fabiolggeri-2

Tutto è iniziato nei dintorni di Cuzco, punto di partenza di quel viaggio che l'ha portato a scoprire bellissime realtà site al confine tra Perù, Colombia e Brasile misurandosi con situazione di degrado, povertà e difficoltà come ha appurato conoscendo gli angeli dell'Ong "Nuestro Horizonte Verde" che opera ad Iquitos e si occupa soprattutto di adozioni scolastiche. 

Che dire poi di quei paesaggi mozzafiato? Un esempio? Fernando de Noronha, un arcipelago situato a circa 350 chilometri dalle coste brasiliane, nell'Oceano Atlantico, là dove ha nuotato con delfini e tartarughe marine giganti. A regalare emozioni a colori è stato anche il Parco nazionale dei Lençóis Maranhenses, un'area naturale protetta del Brasile là dove, tra maestose dune di sabbia bianca che raggiungono anche i 30 mt, è possibile scovare innumerevoli laghetti di acqua pura e cristallina in cui tuffarsi.

fabio-3


Un viaggio impegnativo, a livello di energia, organizzazione e anche dal punto di vista economico, come sei riuscito a gestire il tutto?

"Prima di partire ho prenotato solo il biglietto aereo e poi tutto è nato strada facendo. Non c'è che dire, trattandosi di un viaggio impegnativo vuoi per le distanze vuoi per le condizioni di povertà con cui ci si misura, è d'obbligo avere un grande spirito di adattamento. Essendo il mio un viaggio alla ricerca dell'autenticità e del contatto umano, ho prediletto soluzioni easy come gli ostelli che non mi sono mai costati più di 5 euro a notte, idem i pasti sono stati sempre molto low cost. Più impegnativa è stata la visita a Fernando de Noronha, quello è stato però un regalo che mi sono fatto per il mio compleanno. Tutti i soldi che guadagno dal mio lavoro (gestisce dei siti internet) li spendo in viaggi in quanto, a mio avviso, gli oggetti materiali non sono eterni mentre le esperienze, quelle sì, nessuno te le potrà mai rubare e non passano mai di moda".

La fase del pre-partenza porta a fare i conti con paure e paranoie, hai riscontrato un reale pericolo una volta approdato a destinazione?

"Prima di partire mi sono documentato e, ovviamente, mi sono lasciato spaventare dal rischio Zika, dalla minaccia dei narcotrafficanti e, avendo visitato paesi poveri, l'ansia mi è salita ma, una volta arrivato a destinazione, mi sono reso conto che quello che si racconta in tv è spesso ingigantito. Farsi prendere dal panico quando non si conoscono le cose è normale ma, all'atto pratico, ho riscontrato che tutta quella paura era infondata e posso affermare che quello che ho affrontato è stato il viaggio più bello che io abbia mai fatto. Per vivere al meglio queste realtà basta essere vigili, più del normale: fondamentale evitare di sembrare un turista, mai sfoggiare attrezzature fotografiche costose, abiti di marca insomma, basta confondersi con la gente, cosa che a me piace particolarmente".

Cosa ti ha lasciato, nel cuore e nella mente, questo viaggio?
"Senza ombra di dubbio la genuinità delle persone: lì c'è molta povertà soprattutto in zone come Iquitos, nella regione Amazzonica del Perù, là dove gli abitanti vivono in condizioni assurde ma hanno sempre un sorriso da regalare perchè non vivono con l'ansia degli impegni e non sono schiavi dell'orologio. Sono davvero ricchi a livello umano perchè, pur non avendo nulla, sanno cogliere il lato bello della vita. Osservando dei bambini, ad esempio, sono rimasto colpito da come ci si emoziona ancora davanti alle cose semplice come giocare con dei tappi mentre, nel mondo in cui siamo soliti vivere, i più piccoli sono perennemente annoiati e non sanno fare altro che misurarsi con smartphone e tablet".

fabio2-2

Una volta tornato in patria Fabio ha cercato di riassumere quel ricco bagaglio portato con sè al suo rientro con un bel post su Facebook: "Questi mesi, questo lungo cammino in America Latina, mi hanno insegnato una cosa più di ogni altra: c'è sempre una ragione per sorridere se impariamo a nutrire l'anima della semplice bellezza che ci circonda.È arrivata l'ora di mettere nello zaino memorie ed esperienze ed annusare di nuovo gli odori di casa.... almeno per qualche mese: è arrivata l'ora di pensare all'Africa". Ebbene sì perchè la valigia è già pronta, il prossimo obiettivo lo attende a dicembre: destinazione Burkina Faso.

fiume-3


Per avere un assaggio di questo lungo viaggio in solitaria, ecco la prima puntata del suo documentario in cui parla di Cuzco, in Perù

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Professione viaggiatore: il sud America visto con gli occhi di Fabio Liggeri

Today è in caricamento