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Martedì, 23 Aprile 2024

Frontoni: patto alleanza medico-paziente per combattere diabete

Il rischio non è solo la glicemia

Roma, 5 dic. (askanews) - Un patto tra medico e paziente: è quello che serve per combattere il diabete. A spiegarlo Simona Frontoni, associato di Endocrinologia a Tor Vergata e direttore dell'Uoc di endocrinologia e diabetologia del Fatebenefratelli dell'isola Tiberina. "Il diabete non è soltanto glicemia ma è molto di più: è un insieme di condizioni che sono iperglicemia ma anche ipertensione e soprattutto il rischio cardiovascolare e oggi noi siamo in grado attraverso farmaci con un profilo molto più ampio di azione di rispondere non soltanto alla necessità di ridurre, in sicurezza, la glicemia, ma anche alla necessità di ridurre il rischio cardiovascolare e la progressione delle complicanze, in particolare della nefropatia diabetica".

"E' soltanto attraverso una collaborazione molto stretta e un patto di alleanza fra medico e paziente che siamo in grado di lavorare a 360 gradi e soprattutto di lavorare sullo stile di vita che per noi è e deve rimanere la prima terapia", ha aggiunto Frontoni.

(in:00.09.20)"E fondamentale perché oggi sappiamo che il diabete è una patologia in enorme estensione. Parliamo di epidemia di diabete proprio per indicare l enorme numero di casi e purtroppo molto spesso quando il paziente giunge alla nostra osservazione ha già la malattia da diversi anni. E talvolta arriva già con complicanze croniche (00.35.17 out) che sono molto pericolose e molto difficili da combattere. Una diagnosi precoce serve intanto per progredire che le complicanze croniche insorgano e progrediscano (Out 00.49.09)

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