Nato, Lavrov entra a gamba tesa nella spaccatura Francia-Usa
Al Med 2019: "Missili a medio raggio? Parliamone con Parigi"
Roma, 6 dic. (askanews) - All'indomani della bufera sul vertice
Nato, Mosca si inserisce nella spaccatura creatasi tra Parigi e
Washington e rilancia annunciando la volontà di aprire un tavolo
con la Francia sui missili a medio raggio. Il ministro degli
esteri russo Sergey Lavrov, alla fine del bilaterale con il
collega Luigi di Maio a Roma, ha dichiarato: "L'Ovest non
risponde alla proposta di moratoria, con l'eccezione del
presidente francese Macron, che ha dato disponibilità ad avviare
un dialogo su questo argomento". Per poi sottolineare che la
"posizione del presidente Putin non è mutata". E nel caso di
dispiegamento di testate nucleari Usa "noi agiremo in maniera
speculare", ha chiosato Lavrov.
L'intervento nel contesto del Med 2019 è davvero a gamba tesa,
dopo che il presidente americano Donald Trump ha lasciato il
vertice Nato di Londra sbattendo la porta, in polemica con il
presidente Emmanuel Macron.
I rapporti tra Trump e Macron sono sempre più tesi. In
particolare dopo le recenti osservazioni del capo di Stato
francese Emmanuel Macron. In un intervista del 7 novembre, il
capo dell Eliseo aveva parlato di "morte cerebrale" dell alleanza per la mancanza di una decisione coordinata su casi come la Siria.
E di certo non ha aiutato il fatto che durante il ricevimento a
Buckingham Palace a margine del summit, Macron è stato pizzicato
dalle telecamere con Justin Trudeau, il primo ministro canadese
(amico di Barack Obama), in un fuori onda dai toni irridenti
verso Trump.
Il 4 dicembre poi, lo stesso Macron aveva twittato che la Russia è una "minaccia", ma "non è più un nemico" ed è "anche un partner su determinati argomenti".