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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Piano Ue, da Conte ok recovery fund. Per leader Ue ora è urgente

Ma Nord e Sud divisi sul nodo chiave: prestiti o sussidi

Milano, 24 apr. (askanews) - Un primo accordo in Europa, sicuramente impensabile, visto con le lenti di alcuni mesi fa, come dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte:

"Uno strumento del genere era comunque impensabile fino ad adesso".

Ma comunque lontano dalla posizione italiana, espressa più volte dallo stesso Conte, ovvero no Mes, sì Eurobond.

Il vertice europeo del 23 aprile ha optato per un fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare tutti i paesi più colpiti dall emergenza Coronavirus. Da un lato un punto raggiunto: un accordo a livello continentale sul Recovery found. Dall'altro ci sono tante lacune, sulla chiarezza dei tempi, dei fondi e delle regole: su questo non c'è intesa per ora.

Intanto Angela Merkel rivolgendosi al Bundestag ha parlato di situazione d'emergenza alla quale servono risposte immediate. E secondo la Germania gli Eurobond non lo sono. Il punto è come trovare le risorse e in che tempi distribuirle, prestiti come vorrebbero i Paesi del Nord Europa o sussidi a fondo perduto, come vorrebbero invece i Paesi come l'Italia.

La commissione europea dovrà portare una proposta in dote ai capi di stato e di governo da qui al 6 maggio e poi servirà un altro Consiglio europeo a inizio di giugno. Così come da giugno partiranno Mes, il lavoro della Bei e fondo per i lavoratori in cassa integrazione nel Vecchio continente. Questo significa che di risorse fresche, reali al di là dei tre capitoli, dal Recovery found potrebbero non arrivare.

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