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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultural innovation

Da Leonardo a Frida Kahlo fino a Botero: dieci mostre imperdibili e disponibili on line con Google Arts

Su Google Arts & Culture, disponibile on line e tramite app, sono fruibili contenuti tematici dedicati a numerosi artisti, con approfondimenti legati al loro stile e alla loro biografia, spesso da prospettive inedite

Sulla necessità di riformulazione dei modelli di accessibilità e fruibilità del patrimonio culturale in seguito alle misure restrittive dopo il Covid 19, il dibattito è in atto. Google, in quanto primo paradigma di riferimento dell’innovazione tecnologica al mondo, da molti anni lavora al connubio tra arte e tecnologia attraverso Google Arts & Culture, la piattaforma (ma anche app disponbile per iOS e Android) che propone oltre 2500 enti culturali in 70 paesi, più di 200.000 immagini digitali ad alta risoluzione di opere d'arte originali, sette milioni di reperti di archivio, più di 1800 acquisizioni di immagini di musei per Street View e oltre 3000 esposizioni online a cura di esperti.

Se oggi le istituzioni culturali e i musei sono aperti in modalità virtuale, ecco dieci grandi mostre in tutto il mondo aperte e disponibili per tutti gli utenti, a portata di click. 

Leonardo Da Vinci
All'uomo d'ingegno del Rinascimento italiano sono dedicate varie sezioni tematiche. Una è dedicato alla Madonna del Garofano, il dipinto a olio su tavola, databile al 1473 circa e conservato nell'Alte Pinakothek di Monaco, una alla sua attività di ingegnere e una al suo rapporto con la natura, dimostrando come l'osservazione di quest'ultima sia parte integrante di tutta la sua ricerca.

Michelangelo
Michelangelo from behind – Masterworks in a new perspective” è un tour virtuale attraverso le sculture di Michelangelo delle Cappelle Medicee a Firenze, da Madonna col Bambino alla Tomba di Lorenzo e Giuliano de' Medici, da ammirare nei più sottili dettagli e fotografate in bianco e nero.

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Michelangelo, "Madonna Medici", 1521-1534 

Jan Vermeer 
"Ti presento Vermeer" è una raccolta preziosa, dato che riunisce virtualmente l'intera collezione dell'artista olandese in 3D o foto panoramiche: nella realtà, i suoi 36 dipinti provengono da 18 musei in 7 diversi Paesi. Dalla biografia agli approfondimenti sui suoi lavori, al creatore della Ragazza con l’orecchino di perla è dedicata anche una sezione per i più piccoli, con la possibilità di colorare un classico di Vermeer. E ancora, tra le varie sezioni tematiche, l'influenza dell'artista oggi alla street art a Hollywood, il racconto dei furti delle sue opere, un viaggio tra i soggetti nascosti dei suoi dipinti, uno zoom sulla sua tecnica pittorica e la visita virtuale nei luoghi delle sue opere grazie a Street View.

Édouard​ Manet
Un punto di vista inedito per raccontare l'artista francese: la mostra “Manet’s Model: The Story behind a Famous Face” ripercorre l'evoluzione e il percorso compiuto da Edouard Manet attraverso i volti delle sue modelle, in particolar modo Victorine Meurent, la musa dai capelli rossi che posò per la celebre "Olimpia" e per la "Colazione sull'erba".

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Édouard Manet,"Colazione sull'erba", 1863

Vincent van Gogh
Particolari percorsi tematici concentrati sulla sua biografia sono dedicati a van Gogh, da una sezione dedicata alla sua sfortunata vita sentimentale a quella sul suo amore per i libri, tra fotografie e dipinti. I suoi capolavori sono resi fruibili dal van Gogh Museum di Amsterdam, che propone la quasi totalità della sua collezione, oltre a lettere, fotografie e oggetti personali dell'artista.
 

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Vincent van Gogh, "Donna al Cafè Le Tambourin", 1887

Cloude Monet
Monet è stato qui“, ovvero la storia di come i viaggi di Monet hanno ispirato la sua arte, dalle più grandi città europee come Parigi, Londra o Venezia ai piccoli villaggi francesi come Rouen. Il percorso tematico creato con i contributi di 18 istituzioni culturali, parte dalla National Gallery di Londra e la storica mostra “The Credit Suisse Exhibition: Monet e Architecture“, illustrata dall'assistente curatrice Rosalind McKever. Da Lo stagno delle ninfee alla Scena di neve ad Argenteuil sono svelati i dettagli dei suoi capolavori, riprodotti in altissima risoluzione e con l'ausilio di Google Earth è possibile fare un raffronto tra i suoi quadri e i luoghi reali che lo hanno ispirato.


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Claude Monet, "Lo stagno delle ninfee", 1899
 

Gustave Klimt
La mostra “Gustav Klimt e il Palais Stoclet“ conduce direttamente nel palazzo di Bruxelles progettato dall'architetto Josef Hoffmann, la cui sala da pranzo fu decorata da Gustav Klimt in una fantasmagoria di colori. I suoi nove disegni oggi si trovano nella collezione permanente del Mak, il Museo delle Arti Applicate di Vienna. "Tree of Life" è il motivo centrale dell'intero fregio, che si estende dal centro attraverso l'intero lato lungo della sala da pranzo della Stoclet House.

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Gustav Klimt, "L'albero della vita", 1909

Frida Kahlo
Uno sguardo approfondito sulla vita, l'arte e l'eredità simbolica della pittrice messicana in un percorso tematico a cura di oltre trenta tra istituzioni culturali (a partire dal Museo Dolores Olmedo e il Museo Frida Kahlo di Città del Messico e il Museum of Fine Arts di Boston) e collezioni private: "Faces of Frida" esplora attraverso fotografie, ritratti, lettere, pagine di diario, abiti e gioielli la biografia di Frida Kahlo, il rapporto controverso con Diego Rivera, la relazione con il suo corpo, con il dolore e la malattia ma anche gli ideali e la politica. Attraverso i significati nascosti dei suoi lavori, dagli schizzi ai capolavori, riprodotti in gigapixel grazie alla tecnologia Art Camera, è possibile esplorare il suo talento immaginifico. 


Salvador Dalì
La mostra virtuale “Salvador Dalì in Spagna“ racconta della relazione dell'artista surrealista con la Spagna, suo luogo di origine e di approdo, in particolar modo i tre vertici catalani del cosiddetto "triangolo di Dalì": Figueres, la città natale, dove oggi sorge il Museo Dalì; Púbol, in provincia di Girona, dove si trova il castello acquistato nel 1968 dal pittore come regalo per la moglie Gala; Portlligat, dove si trova la Casa-Museu Salvador Dalì, una piccola casa di pescatori nella quale visse e lavorò abitualmente dal 1930 fino alla morte di Gala nel 1982, quando si trasferì al castello di Púbol, dove lei venne seppellita.

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Salvador Dali, 1966 di Lama Agencia Efe

Fernando Botero
"Fernando Botero - Two artworks, one artist" è la mostra dedicata al pittore, scultore e disegnatore colombiano, in collaborazione con il National Museum of Colombia. In particolar modo sono analizzati due lavori dell'artista, "Lección de guitarra" ("Guitar Lesson") e "20 de julio" ("July 20th"). Queste due opere, provenienti da due diversi momenti della carriera di Fernando Botero, riflettono modi diversi di usare elementi artistici, come colore, trama e volume.


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Fernando Botero, "Lezioni di chitarra", 1960

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Fernando Botero "20 luglio", 1984


 

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