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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Earth Day 2021

Il clima "impazzito" minaccia il pianeta: il Covid non spegne l'allarme gas serra

In tutto il mondo si celebra la Giornata della Terra: il tema dell'edizione di quest'anno è 'Restore Our Earth'. Cambiamenti climatici al centro del dibattito: il 2020 è stato l'anno più caldo di sempre in Europa

Oggi, giovedì 22 aprile, si celebra in tutto il mondo la Giornata della Terra. In occasione di questa data 40 capi di Stato parteciperanno ad un vertice dei leader sul clima, a cui prenderà parte anche Papa Francesco. L'Earth Day è un evento che da oltre 50 anni mobilita milioni di persone di ogni continente per la tutela del pianeta Terra, con la crisi climatica che rimane il punto principale dell'agenda. 

'Restore Our Earth' (Rispristina la nostra Terra) è il tema del 2021 che intende sollecitare soluzioni contro il degrado ambientale e il cambiamento climatico perché solo un Pianeta sano è garanzia di sussistenza, lavoro e salute per l’umanità.

Clima, il 2020 è stato l'anno più caldo in Europa

Come anticipato ad inizio articolo, i cambiamenti climatici rimangono il problema centrale da dover affrontare. Il 2020 è stato l'anno più caldo per l'Europa, con la temperatura più alta mai registrata: almeno 0,4 °C in più rispetto ai cinque anni più caldi mai registrati, tutti dell'ultimo decennio. Un dato preoccupante che arriva da ''European State of the Climate 2020'', il rapporto annuale sullo stato del clima europeo del servizio Copernicus sui cambiamenti climatici.

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Inverno e autunno da record, i più caldi mai registrati nel vecchio continente: in particolare, l'inverno europeo ha stabilito un nuovo record superando di oltre 3,4 °C la media del periodo 1981-2010, superando di circa 1,4 °C il record precedente. Eccezionalmente calda l'Europa nord-orientale con le temperature che hanno superato di quasi 1,9 °C il record precedente. Durante l'inverno, le temperature massime e minime in questa regione hanno superato, rispettivamente, di 6 e 9 °C la media 1981-2010. Insomma, il rapporto sullo stato del clima in Europa traccia una chiara e continua tendenza al riscaldamento. A livello globale, il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati, così come gli ultimi sei anni. In particolare, le temperature medie degli ultimi cinque anni sono le più alte mai registrate, con 1,2 °C sopra la media del periodo 1850-1900. Temperature annuali superiori alla media si sono verificate nella Siberia settentrionale e nelle parti adiacenti dell'Artico, dove hanno superato la media di ben 6 °C. Temperature inferiori alla media, invece, nel Pacifico equatoriale ma per effetto de La Niña, nella seconda metà dell'anno.

Allarme gas serra: in continuo aumento in Ue

Da oltre un anno la pandemia di Covid 19 ha attirato su di sé tutte le attenzioni, ma l'emergenza sanitaria non ha certo frenato uno dei problemi principali legati al clima: la concentrazione di gas serra che, soprattutto in Europa, continua a diventare sempre più elevata. Durante lo scorso anno, la ''presenza di anidride carbonica (CO2) e metano (CH4) ha continuato ad aumentare. Le stime preliminari calcolate in base ai dati satellitari  indicano che le concentrazioni di CO2 sono aumentate dello 0,6% durante l'anno e quelle di CH4 di quasi lo 0,8%.

I numeri mostrati nello ''European State of the Climate 2020'', mostrano anche che le concentrazioni atmosferiche di gas serra per il 2020 erano alla loro media annuale globale più alta, secondo le rilevazioni satellitari Cams avviate dal 2003. Le misurazioni terrestri mostrano una tendenza al rialzo costante. L'analisi preliminare indica che la CO2 è aumentata a un ritmo leggermente inferiore rispetto agli ultimi anni, mentre il CH4 è aumentato più rapidamente che negli ultimi anni. Indica inoltre che questi cambiamenti sono una combinazione di effetti tra cui lievi riduzioni delle emissioni indotte dall'uomo durante i blocchi Covid-19 e maggiori flussi sulle superfici terrestri associati a temperature calde e che influenzano le fonti di CO2 e di CH4.

Artico, ghiaccio marino ai minimi storici

Un paragrafo a parte merita la situazione dell'Artico, che nel 2020 ha vissuto il secondo anno più caldo mai registrato con una temperatura della superficie dell'aria di 2,2 °C superiore alla media rilevata nel periodo 1981-2010. Mentre la prima parte dell'anno è stata più fredda della media su gran parte dell'Artico, l'estate e l'autunno hanno compensato questo freddo con le temperature più alte mai registrate. Queste alte temperature artiche sono dovute principalmente a un anno eccezionalmente caldo nella Siberia artica dove il 2020 è stato l'anno più caldo mai registrato: 4,3 °C sopra la media e 1,8 °C in più rispetto il precedente record. 

Temperature che hanno inevitabilmente avuto conseguenze sul ghiaccio marino, ridotto ai minimi per la maggior parte dell'estate e dell'autunno, mentre le temperature record in primavera e in autunno hanno portato a un manto nevoso inferiore alla media. È probabile che questo abbia contribuito al calore poiché meno energia solare è stata riflessa e invece assorbita dalle superfici più scure e prive di neve. Caldo e mancanza di neve hanno contribuito alla siccità, fornendo condizioni favorevoli allo sviluppo e alla diffusione degli incendi. Durante l'estate, la Siberia artica ha assistito a una diffusa attività di incendio, che ha comportato la maggiore quantità di emissioni di CO2 da incendi a partire almeno dal 2003.

Cos'è l'Earth Day

La Giornata della Terra nasce negli Usa sulla scia della pubblicazione nel 1962 del libro di Rachel Carson, ‘Primavera silenziosa’, e di una crescente coscienza ambientalista, grazie alle iniziative di John McConnell, attivista per la pace che propose inizialmente una giornata per celebrare la Terra e per promuovere la pace per il 21 marzo, e del senatore degli Stati Uniti, Gaylord Nelson. Quest’ultimo fu promotore del primo Earth Day del 22 aprile del 1970 con la mobilitazione di 20 milioni di americani per chiedere maggiore protezione per il Pianeta, un evento che nel 1990 diventa globale mobilitando 200 milioni di persone in 141 Paesi.

Oggi l’Earth Day arriva a coinvolgere un miliardo di persone in 192 Paesi con azioni e partner coordinati a livello globale dal network no profit Earthday.org. Earth Day Italia è la sede italiana del network internazionale e organizza quest’anno la seconda edizione di #OnePeopleOnePlanet - the multimedia marathon con un palinsesto di 13 ore di diretta streaming sul canale televisivo digitale RaiPlay.

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