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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ambiente Giappone

Allarme acqua radioattiva a Fukushima: "L'unica opzione è sversarla nell'oceano"

La Tepco, la società che controlla l’impianto, ha stoccato negli anni più di un milione di tonnellate di acqua contaminata proveniente dai condotti di raffreddamento dei reattori: a metà 2022 lo spazio disponibile finirà

La società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima sverserà direttamente dal sito rimasto gravemente danneggiato da un terremoto e da uno tsunami nel marzo 2011 ingenti quantità di acqua contaminata direttamente nell’Oceano Pacifico. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Ambiente giapponese.

La Tokyo Electric Power (Tepco) ha stoccato in questi anni più di un milione di tonnellate di acqua contaminata, proveniente dai condotti di raffreddamento dei reattori, all’interno delle zone dello stabilimento riservate alle riserve ma presto finirà lo spazio per immagazzinarne altra. La Tepco ha fatto sapere che lo spazio nei serbatori diventerà saturo entro la metà del 2022.

Migliaia di tonnellate di acqua contaminata conservate a Fukushima

La società è impegnata da tempo a rimuovere la maggior parte delle scorie radioattive presenti nell’acqua utilizzata ma l’anno scorso ha dovuto ammettere che quella rimasta nei serbatoi di Fukushima risulta ancora contaminata dal trizio, un isotopo dell’idrogeno considerato relativamente innocuo. Le centrali nucleari che si trovano lungo le coste generalmente sversano nell’oceano acqua contenente trizio.  

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Il ministro dell’Ambiente giapponese Yoshiaki Harada ha dichiarato durante una conferenza stampa che “l’unica opzione sarà scaricarla in mare e diluirla”, ma nessuna decisione potrà essere presa prima di aver ricevuto un report redatto da un gruppo di esperti sulla questione. Secondo il segretario di gabinetto giapponese Yoshihide Suga, quella di Harada sarebbe una sua "opinione personale". Tra le altre opzioni c’è la possibilità di vaporizzare l’acqua oppure di stoccarla sottoterra per un determinato periodo. Harada non ha detto quanta acqua andrebbe scaricata nell’oceano mentre un recente studio condotto da Hiroshi Miyano, a capo di una commissione sullo smantellamento dell’impianto di Fukushima preso la Società per l’Energia Atomica giapponese, aveva indicato in almeno 17 anni il tempo necessario per eliminare l’acqua una volta diluita per ridurre la presenza di sostanze radioattive fino a livelli considerati in linea con gli standard di sicurezza.

Ma lo sversamento in mare delle acque di Fukushima trova contrari i pescatori locali e pone anche questioni diplomatiche con i Paesi che si affacciano su quell’area, come ad esempio la Corea del Sud, che ha già espresso la propria preoccupazione sull’impatto che questo potrebbe avere a livello di reputazione per quanto riguarda la propria produzione ittica.

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