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Domenica, 24 Settembre 2023
Ambiente

Viaggiare in treno è sostenibile. Mangiare sul treno lo è molto meno

Ti siedi su Frecciarossa, ti godi il tuo box cortesia pieno di bevande e snack e il packaging? Quanti kg di rifiuti non riciclati produce ogni giorno un treno?

In un clima cervellotico in cui imperversa il termine “sostenibilità” applicato a vanvera, in cui persino le aziende petrolifere dispensano consigli su come guidare il tuo diesel Euro 1 in maniera più ecologica, non poteva sottrarsi alla nuova onda di entusiasmo verde anche la principale compagnia di trasporto su binari del Belpaese: Trenitalia.

Viaggiando su un Frecciarossa gli schermi di bordo segnalano come la scelta del treno sia quella più giusta per contenere le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. Ed in effetti è vero, non c'è un mezzo migliore del treno per spostarsi velocemente, farlo in tanti e ridurre l'impatto che questo spostamento ha sull'ambiente. Cosa succede però all'interno del treno?

Un pasto sul Frecciarossa dentro il suo packaging

Trenitalia e l’innocuo box di cortesia

Un pasto sul Frecciarossa dentro il suo packaging Succede che, se sei sufficientemente fortunato da viaggiare in business class o in prima, hai diritto ad un piccolo box di cortesia, contenente tutto ciò di cui potresti aver bisogno durante la tratta: un succo d’arancia, un paninetto che contiene tracce di mortadella, una bottiglietta d'acqua, una salvietta umidificata, una confezione di taralli, corredato da un foglio di istruzioni su come consumare quanto ti è stato omaggiato. Mangi, bevi, ti lavi le mani e poi qualcuno passa a ritirare la tua spazzatura: “Signore ha terminato? Posso ritirarle il box?” dice l’assistente sul treno. “Certo, molto gentile. Scusi ma butta tutto li dentro in un unico cestino?”. “Si signore e che ci vuole fare non abbiamo spazio”. “Ah, certo… grazie”. Ovviamente si parla di Trenitalia, ma la cosa vale per qualsiasi altra compagnia.

Lo smaltimento dei rifiuti: un calcolo

Rivediamo un attimo gli ingredienti del box, dal punto di vista dello smaltimento: abbiamo carta, tetrapack, plastica, indifferenziato, materiale organico. Praticamente, tutto ciò che andrebbe differenziato. E finisce tutto in un unico sacco della spazzatura. Ora un po' di matematica spicciola: il box pesa circa 700 grammi, e con una grande prova di fiducia supponiamo che ogni singolo passeggero consumi ogni cosa al suo interno. Rimangono un centinaio di grammi di imballaggi. Nei due vagoni di business class viaggiano 130 passeggeri (fingendo inoltre che ogni posto sia occupato solo una volta durante tutta la tratta). Arrotondando per difetto, abbiamo 13 kg di rifiuti, tutti smaltiti nella raccolta indifferenziata.

Pasto Frecciarossa Packaging

Pasto Frecciarossa Packaging Secondo il sito di Trenitalia, ogni giorno vengono effettuati più di 100 servizi, per un totale ipotetico di 1300 kg di rifiuti giornalieri, riferendoci solo ai box di benvenuto, quindi non considerando tutti i cestini della spazzatura situati accanto alle sedute, oltre che i vari altri snack e bevande serviti negli altri vagoni e nel vagone bar. I numeri che vengono fuori da questa stima nasometrica, fatta peraltro a ribasso, sono impressionanti: 470.000 kg di rifiuti annui non smaltiti correttamente.

In un momento in cui ognuno di noi viene chiamato ad un cambio di approccio verso i consumi, verso le conseguenze di ogni piccola azione quotidiana, la riflessione dovrebbe essere affrontata ad ogni livello: nelle case, nelle attività commerciali, nelle piccole e grandi impresi, e dalle istituzioni. Nel 2023, ritrovarsi a parlare di raccolta differenziata significa essere ancora molto lontani dal “viaggio verso un futuro più sostenibile” come recitano le pubblicità delle compagnie ferroviarie.

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